No al casinò anche dai Comunisti, dai Verdi e Rifondazione


“il casinò alimenta la diffusione di una concezione di vita votata al primato del denaro e al guadagno scisso dal lavoro”. Dal punto di vista politico, argomenta il Direttivo dei comunisti, ci possono essere altre opportunità turistiche diverse dal casinò; le scelte di un’amministrazione di centrosinistra, continua il Direttivo, non possono assumere come unico criterio il business: è proprio su questo che si misura la differenza con la destra”, concludono.
Sulla stessa line anche i Verdi e Rifondazione: la Giunta proponga “modelli di sviluppo fortemente positivi, quali il lavoro, favorire l’intrapresa dei propri cittadini, garantirne la sicurezza, senza mettere a rischio il tessuto sociale della città”. Come il “caso Vanna Marchi”insegna, la “voglia di soldi facili fa perdere la testa alle persone”, concludono Verdi e Rifondazione.