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mercoledì 24 aprile 2024
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Longiano: Il programma della 'Rassegna piccoli spettatori'

In foto: La "RASSEGNA PICCOLI SPETTATORI - ovvero per bambini dai 3 ai 90 anni" propone tre spettacoli domenicali: il 13, 20 e 27 gennaio. Inizio ore 16, ingresso intero 4,13 euro (8mila lire), ridotto 2,58 euro (5mila lire):
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ven 4 gen 2002 16:46 ~ ultimo agg. 00:00
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Domenica 13 Gennaio il “TEATRO DEL DRAGO” porta in scena “Baciccia e la Focaccia” – “ovvero come digerire gli spaventi”: spettacolo di burattini in una farsa comica per la regia di Carlo Timossi. Scene, costumi, pupazzi e scenografia a cura della Compagnia del Drago Rosso. Ricerche Musicali: Cristina Mora. Burattinaio: Carlo Timossi. Musicista e rumorista: Cristina Mora. Produzione: Associazione Culturale Mboyere. La scheda dello spettacolo:
“spettacolo tradizionale dell’arte popolare dove principale protagonista dello spettacolo, oltre ai burattini, è il pubblico presente. Delle scenette comiche con Urango, la scimmia matematica , Magonis, il grande mago sempre stanco e la sapiente nonna Genoveffa, introducono la farsa comica che da anche titolo allo spettacolo con Baciccia primo-attore. Il protagonista si trova continuamente alle prese con diavoli e fantasmi che vogliono cacciarlo dal paese per essere loro a mangiar la focaccia ma……….. Questa farsa è liberamente ispirata da leggende e racconti della tradizione Genovese. La farsa in sostanza è un insieme di monellerie senza fine, e soprattutto senza misura, in cui questa maschera dialettale, Baciccia, miscuglio, intruglio e guazzabuglio d’ignoranza, di malizia, di stupidità, di spirito, di grulleria e di grossolana furberia, sarà in contatto con il pubblico, proprio come a Genova, nel quartiere di Portoria dove negli anni passati, quando ancora si vedeva , inondava di irrefrenabile gaiezza gli spettatori del piccolo teatro del Cincinina. Baciccia, grande personaggio genovese dimenticato persino dai cittadini che ora cercheremo di farlo ricordare come un personaggio comunque popolare, che fa rinascere il sorriso sulle labbra a chi lo vede e soprattutto a chi lo sente, cosa utile e necessaria ai nostri giorni. Lo spettacolo si avvale anche di un musicista che suonando chitarre acustiche e rumorose, armoniche a bocca e a mano, piccole e grandi percussioni, gingilli e tricche e tracche accompagnano il burattino nelle loro stravaganti peripezie”.

Domenica 20 Gennaio la COMPAGNIA MOLNAR – SERRA – BETTINI in “La Casa 151”: spettacolo d’attore e figura con Lelia Serra e Francesca Bettini, per la regia di Giulio Molnàr. La scheda dello spettacolo:
“Se si guarda un muratore all’opera non si può che restare ammirati: prima non c’era niente poi c’è un dentro e un fuori. Noi chiamiamo il dentro “casa” e chiunque, a qualsiasi età, di qualsiasi paese, e qualsiasi latitudine può dire molte cose su questo argomento. La sola parola mette in moto ricordi, pensieri progetti, immagini: ciascuno di noi ne ha un’esperienza profonda e personale, un’esperienza simbolica e contemporaneamente concreta.
La casa è il primo luogo in cui il bambino conosce e si riconosce, impara i primi simboli e il linguaggio, comincia a toccare le cose, a camminare. E’ un vissuto così primario e forte che spesso lo si usa come metafora della costruzione di sé. Capita che i bambini disegnino l’immagine della casa con porta e finestre come un volto aperto o chiuso sul mondo.
La casa esprime la sua necessità tra i poli aperto e chiuso, dentro e fuori, desiderio e paura, pericolo e protezione, notte e giorno…Molte fiabe parlano di questo, ad esempio “I tre porcellini”, “Il lupo e i sette capretti”, anche quando invertono i termini della questione facendo apparire la casa estremamente pericolosa come quella della strega di “Hansel e Gretel” o inquietante come ne “La Bella e la Bestia” o prolungamento della protagonista come ne “La Bella Addormentata nel bosco”. Sul piano reale ogni casa è una vita, una promessa di gioia e una ricerca di armonia tra questi poli.
La trama: due donne trovano un orso e lo prendono con sé, lo amano come solo un orso si può amare. Gli costruiscono una casa e la arredano con l’aiuto di tutti i presenti. Lo allevano e lo lasciano andare perché è cresciuto. Lui va nel mondo, per la sua strada. Ma tornerà…

Domenica 27 Gennaio
TIRITERI TEATRO presenta “Il Reuccio fatto a mano”: spettacolo d’attore e figura, narrazione illustrata di Alberto Zoina liberamente tratta da una fiaba di G. B. Basile. La scheda dello spettacolo:
“La storia bella e misteriosa del Reuccio fatto a mano, tenero Golem mediterraneo nato fra le pagine di Basile e migrato nelle fiabe di tutta Europa, è qui occasione di un animato gioco teatrale, seconda tappa dopo il fortunato Ucci Ucci, delle “narrazioni illustrate” che i Tiriteri dedicano al Gran Libro delle Fiabe. La principessa si fa un marito colle sue mani, impastando mandorle e zucchero di Palermo, ma il poco sale che mette nella magica ricetta sarà presto fonte di guai.
La trama procede verso il suo felice scioglimento, ma fra le maglie della narrazione spuntano altre storie, filastrocche, rime popolari, trasformando lo spettacolo in una fuga di stanze variopinte e popolate di marionette, sagome, figure che danno corpo alle mille suggestioni della fiaba.

Botteghino dalle ore 15 del giorno di spettacolo. Informazioni: tel. 0547/665113 –0547/665422 (tutti i giorni escluso i festivi dalle ore 9 alle 13).