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Provincia Turismo

Indagine Trademark: il commento dell'assessore Gottifredi

In foto: In merito all’indagine di Trademark Italia sull’atteggiamento dei riminesi nei confronti del turismo, l’assessore provinciale al Turismo e Ospitalità Massimo Gottifredi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
In merito all’indagine di Trademark Italia sull’atteggiamento dei riminesi nei confronti del turismo, l’assessore provinciale al Turismo e Ospitalità Massimo Gottifredi ha rilasciato la seguente dichiarazione:
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mar 8 gen 2002 17:53 ~ ultimo agg. 00:00
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“I dati emersi dalla ricerca di Trademark mettono in evidenza che aumentano i riminesi “insoddisfatti” del turismo e che è forte la preoccupazione per un ulteriore aumento di ospiti. Le reazioni dei riminesi indicano l’esistenza di un problema reale: la compatibilità della città con un carico importante di presenze turistiche. Il problema c’è: o assistiamo inerti alla sua evoluzione o ci muoviamo nella direzione di un riequilibrio.
E’ ciò che si intende quando si parla di turismo sostenibile, cioè – è bene intendersi sul significato della parola – capace di durare nel tempo. Turismo durevole o sostenibile – lo abbiano visto nella Conferenza Internazionale celebrata nel giugno scorso – non significa semplicemente attenzione ai temi ambientali, la sostenibilità dello sviluppo ha anche una dimensione sociale ed economica. Sono pertanto necessarie risposte strutturali e non occasionali, si tratta di riorganizzare una città nella quale i residenti, per primi, possano sperimentare una diversa qualità della vita.
E’ questa la condizione perché la città sia poi in grado di accogliere senza problemi e senza disagi anche i turisti. I primi turisti, in fondo, siamo noi, se la città è più vivibile per noi, lo sarà anche per i nostri ospiti. Ciò implica, ovviamente, politiche infrastrutturali (a partire dalla viabilità) capaci di elevare la qualità dei servizi e quindi della vita dei cittadini, siano essi residenti o turisti.
Aggiungo alcune osservazioni:

· Il processo di globalizzazione favorisce in ogni territorio l’approfondimento e lo sviluppo delle vocazioni economiche specifiche. Detto in altri termini, nel nostro futuro c’è il turismo, anzi nel futuro saremo più “turistici” di oggi. Ciò richiede ad operatori pubblici e privati di lavorare per un turismo che duri nel tempo, compatibile cioè con le esigenze ambientali, sociali (la vivibilità, la qualità della vita) ed economiche (il turismo deve continuare a produrre ricchezza) del nostro territorio.

· La risposta ai cittadini che si preoccupano dell’aumento delle presenze va ricercata nella destagionalizzazione. Poiché non è pensabile ad una diminuzione delle stesse, queste vanno distribuite nell’arco di tutto l’anno. E’ un fenomeno già avviato, che oggi trova impulso nel nuovo quartiere fieristico e nel prossimo Palacongressi.

· Per località come la nostra dove forte è il peso dell’industria dell’ospitalità (con tutte le conseguenze che comporta sugli stili di vita dei residenti) occorre pensare ad un coinvolgimento sulle politiche turistiche non solo degli addetti ai lavori ma di tutti i cittadini residenti.

· La sostenibilità dello sviluppo è una scelta che in fondo il mercato ha già compiuto. Le osservazioni che arrivano dai cittadini residenti coincidono in fondo con la spinta che viene dalla domanda. I turisti cercano luoghi vivibili, con alta qualità dei servizi, in un quadro di compatibilità ambientale e sociale”.