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I Verdi si schierano con il Coordinamento Genitori Mense Biologiche

In foto: I Verdi si schierano con il Coordinamento Genitori Mense Biologiche di Rimini, che nei giorni scorsi hanno inviato una lettera al sindaco con la quale hanno chiesto all’amministrazione comunale che nelle mense scolastiche vengano serviti pasti biologici.
I Verdi si schierano con il Coordinamento Genitori Mense Biologiche di Rimini, che nei giorni scorsi hanno inviato una lettera al sindaco con la quale hanno chiesto all’amministrazione comunale che nelle mense scolastiche vengano serviti pasti biologici.
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mar 15 gen 2002 15:26 ~ ultimo agg. 00:00
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“La mense biologiche sono uno dei cavalli di battaglia dei Verdi” hanno ricordato nel primo pomeriggio, in un incontro con la stampa, Giuseppe Ciavatti, dell’Esecutivo Verdi del Comune di Rimini, e Luca Santarelli, dell’Esecutivo Verdi della Provincia di Rimini. “Nel nostro territorio – ha detto Santarelli – non riusciamo a raggiungere i livelli medi dell’Emilia Romagna. Già dal ’90 il Comune di Cattolica adottò, con l’assessore Verde Cesarino Romani, il biologico nelle mense degli asili nido. Poi non se ne fece più nulla. E Rimini è la maglia nera delle maglie nere”. Nel comune capoluogo di provincia vengono serviti 150 pasti biologici al giorno dal 2000, cosiddetti “sperimentali”. Nella vicina Cesena sono 2.500 dall’86, a Forlì 4 mila dal ‘97, e a Ravenna 1.900 dal ’92.
“Bisogna sottolineare l’iniziativa di Verucchio, dove un genitore partecipa quotidianamente al pranzo scolastico per controllare la bontà degli alimenti dati ai bambini – ha aggiunto Santarelli -. Noi siamo disposti a mettere a disposizione gratuitamente le nostre conoscenze e a mettere in contatto le amministrazioni con esperti del settore. L’adozione del biologico nelle mense scolastiche ha due valenze: per la salute dei bambini e per aumentare la superficie coltivata a biologico. E’ una battaglia di civiltà”.
“Sono 1.641 i pasti serviti in nidi, materne e centri estivi riminesi. Chiediamo che si passi al biologico” ha detto Giulio Gherardo Starnini, del Gruppo Consiliare dei Verdi di Rimini.
E’ stato anche ricordato che il 22 febbraio 2001 era stato approvato, con 24 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astenuti (i consiglieri Bernabè, Zerbini, Bonadonna, Murgida e Renzi) un ordine del giorno con il quale il Consiglio Comunale invitava il sindaco e la Giunta “ad attivarsi affinché presso le mense scolastiche si utilizzino esclusivamente prodotti alimentari di tipo biologico”. “Invece il bando del Comune di Rimini privilegia nei fatti il pasto tradizionale – aggiunge Starnini -. Si potrebbe facilmente far risparmiare quasi un milione all’anno a famiglia, se solo si migliorasse l’organizzazione distributiva almeno per ridurre i costi gestionali e non alimentari come già avviene a Cesena o Bellaria, dove il prezzo di ogni pasto è di circa 6.500 lire rispetto alle 10mila nostrane.
Siamo comunque convinti che le giunte del centro-sinistra si adopereranno per sistemare la situazione”. Sentiamo il verde Luca Santarelli.

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