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Cronaca Rimini

Giustizia. Battaglino: 'Il quadro non è felice, ma quantomeno sereno'

In foto: Crescono le rapine di strada, si riducono di metà quelle in banca. Non diminuiscono i reati sessuali, gli abusi sui minori, nè le denunce relative ai furti. Ma complessivamente il "grafico" della criminalità a Rimini è rassicurante e non presenta picchi rispetto al passato.
Crescono le rapine di strada, si riducono di metà quelle in banca. Non diminuiscono i reati sessuali, gli abusi sui minori, nè le denunce relative ai furti. Ma complessivamente il
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sab 19 gen 2002 22:58 ~ ultimo agg. 00:00
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Sono alcuni dei dati contenuti nella relazione statistica fornita dal
Procuratore capo di Rimini Franco Battaglino al ministero di
Grazia e giustizia per l’apertura dell’anno giudiziario. La relazione evidenzia come sia sceso, tra l’altro sensibilmente, il numero delle pendenze di procedimenti penali, grazie all’arrivo negli ultimi sei mesi di due nuovi sostituti procuratori.
“Complessivamente – ha commentato Battaglino – il giudizio sull’andamento della criminalità se non positivo è quantomeno sereno. Il controllo del territorio è da ritenersi sufficiente grazie all’impegno costante ed efficace delle forze
dell’ordine. Non si può concludere che Rimini sia un’isola felice, ma neppure l’opposto: non è diversa da altre città con caratteristiche simili”.
Riguardo la tipologia di reati non si segnalano variazioni
significative. “Limitato e di scarso rilievo – ha sottolineato il procuratore capo – è risultato il numero di reati contro la pubblica amministrazione, così come esiguo quello relativo ai fatti di sangue”. Il discorso cambia per quelli contro il patrimonio. Aumentano le rapine di strada, mentre si dimezza il numero di quelle ai danni di banche e uffici pubblici per le
quali quasi sempre si è scoperto il responsabile. Situazione opposta per furti e ricettazioni che sono la gran parte delle 16.405 notizie di reato con autore ignoto, dato in linea con l’anno precedente.
Modesta anche la cifra degli infortuni mortali sul lavoro e quella di bancarotte e reati societari. Non accennano a diminuire invece quelli sessuali e quelli legati alla pedofilia: “Le nuove leggi più repressive mi pare non
abbiano inciso molto” ha detto Battaglino. L’attività della procura, infine, con due innesti nell’ultimo semestre, ha permesso di smaltire le pendenze e di avviare 9.351 nuovi procedimenti penali.