Domenica in Duomo la tradizionale Messa dei Popoli
“Oggi il nostro lavoro consiste nel seguire i gruppi etnici che sono tanti da ogni nazione – spiega don Renzo Gradara, Direttore della Caritas Diocesana -, cerchiamo di aiutarli a sentirsi a casa organizzando momenti di preghiera e Feste, come quelli fatti per le Comunità Peruviana, Latino Americana, Filippina e di tutto l’Est Europeo. Feste che si sono svolte a fine anno. La Messa dei Popoli le racchiude un po’ tutte, ed è un momento di ulteriore impegno perché la città e la Chiesa locale siano sempre più disponibili all’accoglienza verso gli immigrati e per offrire loro anche un itinerario di catechesi per un cammino di Fede”.
Sono cinque i Continenti rappresentati e molti gli immigrati che partecipano con entusiasmo da sette anni. Ventidue le bandiere in rappresentanza di altrettante Nazioni che saliranno all’altare della Cattedrale per dire il loro sì al Signore.
“Si prepara la Messa con gli immigrati stessi – spiega suor Mary Polycarp, suora nigeriana responsabile della pastorale per gli immigrati della Diocesi -. La preghiera dei fedeli è in cinque lingue e all’offertorio, durante la processione, vengono portati all’altare i prodotti dei cinque Continenti, in cesti di cinque colori: verde per l’Africa, giallo per l’Asia, rosso per l’America, azzurro per l’Oceania e bianco per l’Europa. Il Canto del Santo è in lingua Tagalo, cantato dalle suore Filippine dell’Immacolata di Miramare.
Dopo la Celebrazione Eucaristica ci sarà un grande banchetto in Sala Ronci, di fianco al Duomo, con la partecipazione del Vescovo. Ogni immigrato porta il cibo cucinato alla sua maniera e lo scambia e condivide con gli altri fratelli.