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Rimini

Da domani le iniziative per la Giornata della Memoria per ricordare l'Olocausto

In foto: La testimonianza di Paul Aron Sandford, sopravvissuto al campo di sterminio di Terezin, dove fu deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, ancora bambino, solo perché ebreo, aprirà domani alle 9.30 al Teatro Novelli di Rimini il primo appuntamento dedicato dal Comune di Rimini alla memoria dell’Olocausto per la seconda Giornata nazionale della memoria.
<img src=images/olocausto.jpg border=0 align=right width=120>La testimonianza di Paul Aron Sandford, sopravvissuto al campo di sterminio di Terezin, dove fu deportato durante la Seconda Guerra Mondiale, ancora bambino, solo perché ebreo, aprirà domani alle 9.30 al Teatro Novelli di Rimini il primo appuntamento dedicato dal Comune di Rimini alla memoria dell’Olocausto per la seconda Giornata nazionale della memoria.
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ven 25 gen 2002 11:45 ~ ultimo agg. 00:00
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Domenica alle 17, nell’Aula magna dell’Università, si confronteranno sul tema “Una certa arte della memoria” Alan Elkann ed Eugenio Allegri, che alle 21 al teatro degli Atti, in prima nazionale, proporrà lo spettacolo “Shylok”, in replica anche lunedì mattina alle 10, solo per le scuole.
A queste iniziative seguirà un corso di aggiornamento per gli insegnanti sulla deportazione dei bambini ebrei nei lager nazisti, e un concorso per le scuole, con la possibilità per le classi partecipanti, di vincere un viaggio studio proprio con destinazione il campo di sterminio di Terezin. Le iniziative sono curate dall’assessorato alla Cultura e dall’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Rimini. Ascoltiamo l’assessore Arrigo Albini.

Paul Rabinowitsch nasce il 12 luglio 1930 ad Amburgo, in Germania. Nel 1936
la sua famiglia emigra a Copenaghen, Danimarca nel tentativo di sottrarsi
alle leggi razziali.
Viene però catturato nel 1943 mentre, con la madre,
tenta la fuga in Svezia. Deportato nel ghetto di Theresienstadt/Terezin,
rimane internato per 18 mesi. A Terezin prende parte alla vita culturale che
coinvolgeva anche i bambini (le attività erano organizzate dalla propaganda
nazista per dimostrare che gli ebrei venivano trattati bene) e, tra l’altro,
partecipa alle numerose repliche dell’operetta dei bambini “Brundibar”,
suonando la tromba nell’orchestra.
Dopo la guerra torna in Danimarca, dove
riceve la cittadinanza danese. Studia musicologia e si laurea nel 1959 con
una tesi sull’opera di Mozart. Nel 1970 cambia il suo cognome in Sandfort.
Durante il colloquio di domani mattina verranno proiettati spezzoni del film di propaganda
nazista “Hitler regala una città agli ebrei”.
L’incontro sarà introdotto da Francesco Maria Feltri, storico e
collaboratore del Museo del Deportato di Carpi.
L’ingresso alla testimonianza è libero.