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Congresso metalmeccanici Fiom: prove di unità tra Fiom, Fim e Uilm

Tutti d’accordo invece Claudio Sabattini, Giorgio Caprioli e Tonino Regazzi sull'”attacco che il governo ha sferrato a diritti fondamentali dei lavoratori”. E alla richiesta lanciata dalla Fiom di sciopero generale
contro le deleghe del governo in materia di lavoro e previdenza,
Caprioli e Regazzi hanno detto che se necessario, come arma per non far approvare le deleghe ci si arriverà.
“Ci sono sfide – ha detto Caprioli – molto grandi soprattutto nel rapporto con il governo che sta portando attacchi a capisaldi tra i diritti dei lavoratori. Il governo ha
gettato giù la maschera e sferrato attacchi pesanti. Finché si tratta di compattare il sindacato contro questo attacco l’unità regge. Ma questo non basta”. Caprioli ha difeso la decisione di firmare il contratto ricordando che sono diverse le posizioni tra i sindacati sul che cosa deve coprire il contratto nazionale. Ma Caprioli ha detto anche che “l’unità di azione è fondamentale soprattutto in vista del nuovo contratto di
lavoro. Ma l’unità – ha concluso – non può essere necessità per qualcuno e per qualcun altro una cosa di cui si può fare a meno”.
Sullo sciopero generale invece ha detto: “Se è necessario per non fare approvare le deleghe ci si arriva”. Il segretario generale della Uilm, Tonino Regazzi, ha affermato che se è vero che nella trattativa dello scorso contratto c’è stata una grande difficoltà, non è possibile
pensare di insistere sugli errori già fatti. “I due livelli di contrattazione – ha detto – sono irrinunciabili. Il problema è quali compiti si affidano al contratto nazionale e al contratto nazionale di lavoro”.
Regazzi infine sull’ipotesi di sciopero generale ha detto che prima bisogna discutere con il governo e “solo se non ci sono altre possibilità fare lo sciopero generale. Per ora – ha concluso – è prematuro”. Sull’unità tra i sindacati il segretario generale della Fiom, Claudio Sabattini, ha detto che l’unità fondamentale “è il bene più prezioso ma solo se il fondamento dell’unità è la democrazia tra i lavoratori”.