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Cronaca Riccione

Poliziotto giustiziato: interrogato per nove ore ex maresciallo dell'aeronautica

In foto: “Stiamo alacremente lavorando per risolvere questo caso”. Non si sbilanciano gli inquirenti della Questura di Rimini che stanno indagando per scoprire chi, ieri sera attorno alle 21.30, ha giustiziato un loro collega in via Folimpopoli a Riccione.
“Stiamo alacremente lavorando per risolvere questo caso”. Non si sbilanciano gli inquirenti della Questura di Rimini che stanno indagando per scoprire chi, ieri sera attorno alle 21.30, ha giustiziato un loro collega in via Folimpopoli a Riccione.
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ven 28 dic 2001 13:09 ~ ultimo agg. 00:00
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L’agente, Paolo Pari, aveva 35 anni e prestava servizio all’ufficio volanti della Questura di Rimini: “Una persona solare, sempre con il sorriso sulle labbra, professionale ed educato” così l’hanno ricordato i colleghi questa mattina nell’ufficio di Corso d’Augusto, gli stessi che insieme ad altri sono accorsi sul luogo della tragedia ieri sera. Per molti di loro era il primo giorno di lavoro dopo una breve pausa natalizia. “Un rientro shockante” commentano ancora increduli.
Paolo Pari era appena uscito dalla palestra che frequentava abitualmente ed è stato freddato con un colpo di pistola alla nuca: il cadavere è stato ritrovato al posto di guida, con una gamba sporgente dallo sportello semiaperto dell’auto, una Bmw. La zona in cui è avvenuto l’omicidio è quella del parcheggio dello stadio, relativamente poco illuminata ma abbastanza frequentata anche nelle ore serali. Sembra che la scena non abbia avuto testimoni. La notizia dell’accaduto si è rapidamente diffusa per tutta la cittadina romagnola, dove il giovane abitava con la moglie.
Gli inquirenti che indagano sulla sua morte hanno sentito dalle tre di ieri notte a mezzogiorno di oggi un ex maresciallo dell’aeronautica, originario di Salerno ma residente nel riminese da molti anni. A quanto si è appreso l’uomo avrebbe avuto contrasti di carattere personale con il poliziotto ed altri suoi familiari fin dagli anni scorsi.
Poliziotti e carabinieri hanno cercato inutilmente l’arma utilizzata per l’omicidio, svuotando anche i cassonetti per le immondizie della zona in cui si trova la palestra frequentata dalla vittima.
L’ex maresciallo, per il quale non sono stati presi provvedimenti giudiziari dopo l’interrogatorio, possiede legalmente una pistola calibro 38 special che però, secondo quanto si è appreso, ha detto di non sapere dove sia finita. Secondo indiscrezioni ad uccidere Pari sarebbe stata un’arma di quel modello.