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L’Ausl informa: l’attività del Servizio Veterinario

il settore che più impegna il servizio è quello che viene comunemente definito “comparto avicolo” che comprende 160 allevamenti di pollame da carne con 6.500.000 capi e 90 allevamenti di galline ovaiole con 3.600.000 capi.
Nel corso dell’anno 2000 sono stati circa 4100 gli accessi in allevamento da parte dei veterinari per attività di controllo per un totale di 1100 esami sierologici. Per quanto riguarda il settore delle uova da consumo, invece, gli 8 centri di imballaggio situati nel nostro territorio e posti sotto controllo dal Servizio Veterinario confezionano e commercializzano la bellezza di 43 milioni di uova all’anno. “In questi ultimi anni – spiega il Dott. Agostino Bovo, responsabile del Servizio Veterinario dell’Azienda USL di Cesena – grazie all’impegno congiunto degli allevatori, delle associazioni di categoria e del servizio pubblico, le tossinfezioni alimentari provocate dal consumo di uova contaminate con salmonella sono notevolmente diminuite. Negli allevamenti del territorio della nostra Azienda USL sono sottoposti a controlli tutte le partite di pulcini introdotte, proprio per evitare che alcuni di questi possano essere affetti da salmonella”. Nel biennio 1999/2000, infatti, sono stati eseguiti 380 campionamenti finalizzati alla ricerca della salmonella nei pulcini all’arrivo, nelle pollastre, nelle galline in deposizione e sulle uova.

Nel settore bovino sono 430 gli allevamenti posti sotto controllo con 13.000 capi. Nel 2000 sono stati 9000 i capi sottoposti al test per la tubercolosi bovina e 6550 quelli sottoposti ad accertamenti diagnostici sierologici per leucosi bovina enzootica e brucellosi bovina con un totale di 1100 accessi dei veterinari negli allevamenti.
Nel settore suino gli allevamenti sotto controllo sono 190 con 58.000 capi. Nel 2000 sono stati effettuati 1550 controlli per accertamenti sierologici per peste suina classica e africana, per la malattia di aujeszky e per la malattia vescicolare. In questo caso, nel corso dell’anno 2000, gli accessi in allevamento per attività di controllo sono stati circa 1500.

Anche il settore ovi-caprino risulta di notevole importanza per il territorio: 370 allevamenti controllati con 18.100 capi di cui 15.000 sono stati sottoposti ad esame sierologico per brucellosi ovina e 550 accessi in allevamento.

Nel settore equino le aziende censite sono 255 per un totale di 2100 capi. Verifiche e campionamenti sono stati effettuati anche sui 514 apiari sparsi sul territorio, sui 30 laboratori di produzione di miele.

Negli stabilimenti di macellazione nessun animale può essere macellato se non in presenza di un veterinario ufficiale che controlla tutte le fasi della macellazione e decide se le carni possono essere ammesse al libero consumo, e quindi consumate in tutta sicurezza. Nell’anno 2000 sono stati macellati nei 4 mattatoi comunali 6.200 capi e nei 6 macelli avicoli 71.600.000 capi.

Sono sottoposti a vigilanza veterinaria anche i laboratori di sezionamento, i salumifici, i punti di lavorazione-vendita carni, i depositi all’ingrosso, gli impianti frigoriferi, le mense, i supermercati, le macellerie, le pescherie, gli automezzi che trasportano carni, prodotti della pesca, surgelati e animali vivi. Su tutte queste tipologie di attività nel 2000 sono stati effettuati 6700 accessi per azioni di controllo e sono stati eseguiti complessivamente 1650 campioni per ricerche microbiologiche e chimiche.

Il mercato ittico di Cesenatico si avvale della presenza continua di un veterinario ufficiale che, oltre ad ispezionare tutto il pescato conferito, controlla i 35 stabilimenti che depositano, lavorano, trasformano e commercializzano prodotti ittici e tiene costantemente monitorato anche il settore della molluschicultura: nel 2000 sono stati effettuati 2720 interventi ispettivi e 320 campionamenti di verifica.

I 13 impianti del settore lattiero-caseario hanno richiesto 440 interventi di controllo di cui 100 solo nella centrale del latte di Cesena e complessivamente sono stati eseguiti 370 campioni.

Un altro settore dove i sopralluoghi sono frequenti e rigorosi è quello dei mangimifici industriali: nei 18 stabilimenti esistenti nel nostro territorio viene prodotto circa il 5% della produzione nazionali di alimenti destinati ad alimentare gli animali allevati.