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Mercoledì un incontro sull’Afghanistan con Ennio Remondino

la serata, proposta dal Premio Ilaria Alpi, ha trovato adesione dal No Global War di Riccione, marchio che identifica un gruppo di liberi cittadini che dall’inizio dei bombardamenti del 7 ottobre scorso, ha iniziato un percorso di riflessione sulle tematiche della pace, incontrandosi tutti i mercoledì sera presso il centro di quartiere di San Lorenzo. Altre adesioni alla serata sono giunte dal Rimini Social Forum, dall’operazione Colomba dell’associazione Papa Giovanni XXIII, dalle ACLI provinciali e dalla Casa della Pace. Altre realtà associative o singoli cittadini potranno aderire partecipando alla serata.
Nella drammatica situazione internazionale di queste settimane, il ruolo dei giornalisti è quello di primo piano. Nell’epoca delle guerre medianiche addirittura, l’informazione, specie quella televisiva, diventa un vero e proprio strumento di combattimento mediatico, e i giornalisti che si trovano come inviati nei luoghi di frontiera e combattimento risultano spesso essere delle pedine in uno scacchiere che li supera.
Fare l’inviato di guerra, nella ricerca di verità da raccontare, di storie da comprendere per aiutarci a comprendere, comporta anche una volontà, un impegno che purtroppo possono talvolta rivelarsi fatali. Fu così per Ilaria Alpi, inviata di guerra, il 20 marzo 1994. E così è stato anche per Maria Grazia Cutuli.