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Approfondimenti Rimini

Immigrazione. I progetti della Provincia per renderla una risorsa

In foto: Mille in più ogni anno e dal 2001 gli stranieri sono diventati il 3 per cento della popolazione riminese: “Gli immigrati devono diventare un risorsa, e non essere considerati solo un problema di ordine pubblico” ha commentato il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, sabato mattina a Rimini, in occasione della presentazione dei dati dell’osservatorio sull’immigrazione.
<img src=images/vucumpra.jpg border=0 align=right width=100>Mille in più ogni anno e dal 2001 gli stranieri sono diventati il 3 per cento della popolazione riminese: “Gli immigrati devono diventare un risorsa, e non essere considerati solo un problema di ordine pubblico” ha commentato il presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, sabato mattina a Rimini, in occasione della presentazione dei dati dell’osservatorio sull’immigrazione.
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mar 13 nov 2001 14:11 ~ ultimo agg. 00:00
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La prima impressione che fornisce la carrellata di numeri che l’Osservatorio sull’Immigrazione ha reso noti è la coscienza di trovarsi di fronte ad una vera e propria ‘rivoluzione’ sociale, che inevitabilmente cambierà alcuni tratti del costume, del lavoro e della nostra cultura.

Ma ricordiamoli questi numeri: la provincia di Rimini conta 274.669 residenti: gli stranieri sono 8.333 e arrivano da 114 paesi diversi, perlopiù dall’Albania, con una crescita sull’anno precedente pari al 16%. L’età media degli immigrati è di 32 anni. La concentrazione più elevata si trova nei comuni di Rimini e Riccione.
“Tocca ora ai rappresentanti della nostra comunità trarre il giusto insegnamento dai dati che abbiamo presentato” ha dichiarato il presidente della provincia Ferdinando Fabbri, intenzionato a seguire con attenzione le direttive più autorevoli in materia di integrazione della risorsa immigrazione e che riconducono le linee principali di intervento alle politiche sociali e alle politiche del lavoro.

L’Assessore provinciale alle Attività Produttive e Politiche Sociali Massimo Foschi parla di un avvio imminente di politiche e azioni mirate, che dovranno governare in positivo la rivoluzione in atto: interventi che non si limitano all’istituzione di centri d’accoglienza, ma che tendono ad inserire i rappresentanti delle comunità degli stranieri nel circuito della vita pubblica.
Con questo obiettivo la Provincia di Rimini si sta muovendo verso una direzione che contiene l’elezione diretta dei rappresentanti delle singole comunità straniere in un organismo appositamente costituito con funzioni importanti che si intrecciano alle scelte del governo locale.

Lo sforzo dell’amministrazione provinciale è dunque quello di andare al di là della fredda fotografia statistica di una realtà in movimento, e di avviare una serie di azioni mirate che dovranno governare in positivo la rivoluzione in corso.

Uno sforzo che non è stato risparmiato dalla critica dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, che ha definito il rapporto “non rappresentativo” dal momento che “esclude l’immigrazione irregolare”.