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Iper: Confcommercio contenta dell’incontro con Ravaioli

La Confcommercio ha presentato al primo cittadino una raccolta di 500 firme di negozianti e ambulanti del centro storico, nel tentativo di convincere l’amministrazione comunale a bloccare il progetto dell’Iper delle Befane se non sarà dato contestualmente il via ad un piano di interventi in centro.
“Le promesse ci sono, ora però aspettiamo i fatti. – si legge in un comunicato di Confcommercio – Ed i tempi dovranno essere brevi. Il sindaco, l’assessore alle Attività Economiche e l’assessore ai Lavori Pubblici hanno affermato che il Centro storico è la priorità assoluta e che entro pochi mesi verrà attivata una serie di lavori che permetterà di affrontare molti problemi finora rimasti irrisolti.
Si va dall’adozione delle delibere, oggi mancanti, per il rilascio delle autorizzazioni per le medie e grandi strutture, all’adozione di piani particolareggiati per la valorizzazione delle aree a vocazione commerciale, fino alla delibera per la tutela delle botteghe storiche. Tutte cose finora rimaste lettera morta, almeno dalla data dell’entrata in vigore della Legge Bersani, oltre tre anni fa.
L’assessore Arlotti – continua il comunicato – ha garantito che per il Centro si realizzeranno nuovi parcheggi (area stazione, via Nigra, area Soleri Brancaleoni, parcheggi scambiatori nell’area ex Fiera e nell’area Celle) e vedranno il completamento i lavori di arredo urbano a partire da via Mentana, via Castelfidardo e via Cairoli.

Infine verrà finalmente affrontata la questione del mercato ambulante e della rottamazione di un congruo numero di banchi. Il sindaco ha proposto la firma di un protocollo che fissi obiettivi e tempi di una strategia complessiva per il Centro storico. La Confcommercio si aspetta che sia stata avviata, con oggi, una nuova fase altrimenti saremmo al solito balletto delle promesse”.

La Confcommercio esprime infine rammarico perché “in questa battaglia a favore del Centro storico e delle sue imprese siamo stati lasciati soli, che altri abbiano preferito alzare cortine di fumo e che nessuno fino in fondo capisca quanti e quali danni produrrà l’Iper la nostra economia”.
Sentiamo il presidente della Confcommercio di Rimini, Stefano Venturini.