Giunta Emilia-Romagna. Due interventi per il popolo afghano
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“Dobbiamo – ha detto – costruire un corridoio umanitario, per evitare un dramma. E’ un imperativo etico e morale, prima ancora che politico. Noi lavoreremo per rafforzare la solidarietà internazionale, per costruire progetti di cooperazione e sviluppo insieme alle altre Regioni europee.
Metteremo a disposizione di un processo di costruzione della pace le esperienze dei nostri Comuni, delle associazioni del volontariato che operano in Emilia Romagna. Daremo il nostro contributo a rilanciare il ruolo dell’ Europa”.
“Vanno rafforzate fortemente – ha detto ancora Errani – le istituzioni politiche internazionali e l’ 11 settembre ci ha insegnato proprio che c’è bisogno di politiche di governo globale perché i singoli Stati e il mercato hanno dimostrato di non essere in grado di risolvere i problemi, le contraddizioni, di garantire la sicurezza. Nessuno è piu’ tranquillo nel
proprio Paese perché, come ha giustamente detto Romano Prodi, sono cresciute le disuguaglianze e il divario tra Paesi ricchi, Paesi poveri, Paesi in via di sviluppo. E’ ormai evidente – ha concluso Errani – che occorre una politica di ridistribuzione della ricchezza sul piano globale. La lotta al terrorismo deve essere condotta con fermezza e determinazione. Al contempo, attraverso progetti di solidarietà e di cooperazione, dobbiamo
sostenere nuove politiche capaci di costruire le basi per una pace vera”.