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E’ morto annegato il noto imprenditore riminese Stefano Patacconi

Sul posto sono intervenuti la Capitaneria di Porto, i vigili del fuoco, i carabinieri ed il 118. Alcuni sommozatori della scuola sub “Gian Neri” si sono immediatamente gettati in acqua, ma non hanno potuto salvare l’uomo, che era già spirato. La sua auto è stata recuperata con il lunotto sfondato e il tettuccio danneggiato alle 11.25 dai vigili del fuoco. L’imprenditore non ha lasciato messaggi nè ai familiari nè ai dipendenti, che possano motivare un gesto insane, inoltre non era solito guidare e si spostava per lo più in taxi. Anche l’ipotesi che fosse in grave crisi finanziaria non è confermata dai collaboratori che fanno presente la mole di proprietà, anche immobiliari che possedeva. Il pm Paolo Gengarelli ha disposto che sul corpo venga eseguita l’autopsia

Stefano Patacconi nasce come imprenditore nel settore turistico con il tour operator Condor, società che produce un centinaio di miliardi di fatturato all’anno.
E’ stato il primo a portare all’aeroporto di Miramare i voli charter, con i quali Patacconi portava in Riviera migliaia di turisti del Nord Europa. Tre anni fa aveva tentato di acquistare il pacchetto di maggioranza della Flin Flight, società che controlla Air Europe, ma fu costretto a fare marcia indietro. Fondò allora una sua compagnia, la Italy First, che un anno fa attivò un collegamento quotidiano con Roma, poi sospeso per mancanza di passeggeri.
Patacconi era anche editore di Libero, il quotidiano fondato e diretto da Vittorio Feltri, e di due case editrici, una delle quali porta il suo nome, Stefano Patacconi Editore, e si occupa della pubblicazione di volumi d’arte e di storia. L’imprenditore riminese possedeva anche una quota significativa della Banca Popolare di Spoleto.