Il Tempio malatestiano: Chiesa cattedrale, non solo monumento
Ha sottolineato il ruolo liturgico importante del Tempio malatestiano come Cattedrale della Diocesi, mons. Aldo Amati, vicario generale, nel saluto che ha rivolto questa mattina in apertura dei lavori del convegno. Mons. Amati ha anche precisato che le opere di restauro sono state svolte secondo l’iter corretto dell’intesa tra Stato e Chiesa, del 1986, e in conformità con le norme liturgiche, e ha ripercorso gli otto secoli nei quali la chiesa, inizialmente dedicata a San Francesco, poi Tempio malatestiano, dal 1809 cattedrale diocesana, ha narrato la fede, la preghiera e la vita liturgica della città.
Anche il presidente della Fondazione Carim, Luciano Chicchi, ha difeso i restauri effettuati in Duomo, criticati duramente, qualche mese fa, dal sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi: Chicchi ha dichiarato di essere stato consapevole fin dall’inizio che un simile lavoro avrebbe suscitato entusiasmi e perplessità, e di non essere turbato dalle critiche, visto che “solo l’immobilismo è immune da simili angustie”.