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Rimini

Ravaioli, la mia campagna d'autunno

In foto: Lotta all'abusivismo, parcheggi, fusione delle municipalizzate ALBERTO Ravaioli non ha fatto in tempo a rientrare dalle ferie (una tonificante settimana a passeggiare per i boschi dell’Austria), che è stato assalito da una miriade di problemi
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dom 26 ago 2001 14:30 ~ ultimo agg. 00:00
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Appena salite le scale di palazzo Garampi, il sindaco di Rimini ha dovuto affrontare la grana dei nomadi a Corpolò e convincere l’assessore Vitali a ritirare le dimissioni, appianare le divergenze con Rifondazione comunista sulla lotta all’abusivismo commerciale e farla rimanere in Giunta… eppure dal suo viso non traspare nessun affanno. “Rimini è una città complessa – dice – e i suoi problemi vanno affrontati utilizzando buon senso ed equilibrio”.

Proprio per questa logica, alcuni l’hanno accusata di “cerchiobottismo”… “Un sindaco deve confrontarsi su ogni questione con tutte le parti in causa, studiando le soluzioni possibili e trovando quella più corretta”.

Sta pensando al caso della famiglia rom insediatasi a Corpolò? “Anche. Stiamo cercando una soluzione che tuteli il diritto della famiglia ad avere un terreno su cui vivere e che, contestualmente, soddisfi gli abitanti della frazione. Dobbiamo stemperare il clima che si è instaurato”.

Mettere d’accordo tutti non è però quasi mai possibile. Ad esempio, per il documento sottoscritto con i sindaci della costa sulla lotta all’abusivismo commerciale avete rischiato la rottura della maggioranza. Rc minacciava addirittura di uscire dalla Giunta.
“Il fenomeno è giunto a maturazione e va regolamentato. Dobbiamo reprimere gli illeciti, da una parte, e dall’altra integrare socialmente e culturalmente gli immigrati. Ecco, noi sindaci pensiamo si debba agire non più solo sulla prima linea, e quindi in spiaggia, ma anche a monte, dove forse c’è più illegalità. Non è però possibile ottenere su questo fronte gli stessi risultati raggiunti nella lotta alla prostituzione o allo spaccio di sostanze stupefacenti se non si aggiornano gli strumenti legislativi.
Il documento sottoscritto chiede proprio questo: che il Governo predisponga nuove azioni di tipo normativo. Pensiamo di istituire un gruppo tecnico a livello regionale che proponga correttivi, anche giuridici, in grado di aiutare le forze dell’ordine”.

L’abusivismo dovrà diventare un reato penale? “È una possibilità, non un diktat. Lo deciderà la commissione tecnica. Noi non siamo entrati nel merito e con Rifondazione, i cui esponenti ho incontrato nei giorni scorsi, non abbiamo toccato il problema”.

Alla ripresa dell’attività amministrativa, dopo la pausa estiva, quali interventi avranno la priorità? Cosa potranno veder realizzato i riminesi da qui a fine anno?
“Prima di tutto, molte opere inerenti la viabilità. Partirà la riqualificazione della Marecchiese, affronteremo i punti neri dell’Adriatica nell’attraversamento della città, per far aprire i cantieri il prossimo anno. Ci muoveremo per la complanare all’autostrada, per la terza corsia.
E poi c’è tutta la partita dei parcheggi: con la Tram sperimenteremo in maniera completa la gestione e l’utilità di un parcheggio scambiatore all’ingresso di Rimini, dove lasciare l’auto per proseguire con i mezzi pubblici. Aumenteremo i posti auto a ridosso del centro.
La politica per la casa è già avviata. Aggregheremo e fonderemo le aziende comunali. Abbiamo trovato una soluzione per Amir e Sis, con un’ipotesi di unione del ciclo delle acque e delle utenze gas. Assieme a Ravenna, Forlì e Cesena pensiamo ad una società multiutility che valorizzi la realtà romagnola. Vorremmo creare delle alleanze in grado di portare ad una holding in grado di confrontarsi, ad esempio, con la Seabo di Bologna. A settembre in Consiglio arriveranno le varianti per Rimini nord, la darsena e l’area ex Fox.
E non dimentichiamo le problematiche legate all’allargamento della cittadella universitaria. La conferenza dei servizi dovrà vedere come spendere i dodici miliardi che sono già a disposizione quest’anno e come accedere ai rimanenti 28. Abbiamo contatti per nuove facoltà e nuovi diplomi universitari. I tempi sono maturi anche per l’arrivo dei dipartimenti di ricerca”.

E il vigile di quartiere? Avete sempre chiuso il discorso dicendo che a Rimini ci sono già i distaccamenti e che il “bobby” all’inglese è impensabile: servirebbero troppi uomini. Ma recentemente sono tornati ad invocarlo sia la Cgil sia il Prefetto. “Intanto è già arrivato il carabiniere di quartiere. Vediamo come funziona. Ritengo comunque sia importante continuare ad essere sempre più presenti sul territorio e, proprio per questo motivo, diminuiremo i compiti amministrativi attribuiti al corpo di polizia municipale. A settembre arriveranno gli ausiliari del traffico gestiti dalla Tram per controllare i parcheggi, mentre abbiamo modificato lo Statuto per evitare le notifiche a domicilio di assessori e consiglieri e raggiungerli via fax o e-mail”.

Altra spina nel fianco, che dovrà essere “estratta” entro la fine dell’anno è quella relativa al palacongressi. Si farà e dove?
“Si farà, si farà. Per ora l’Ente fiera, su mandato dei soci, sta completando lo studio di valutazione. A settembre attiveremo un tavolo di confronto e la decisione su come e dove farlo sarà presa entro l’autunno”.

(m. f.)