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Rimini

Nomadi a Corpolò le lettere: don Andrea Turchini

In foto: A causa di problemi tecnici al computer leggo solo oggi la lettera di Davide.
Sono un parroco, mi chiamo don Andrea. In un passo della lettera Davide si chiede cosa diranno i parroci domenica prossima? E' una domanda che prendo sul serio perché credo che ci siano della cose su cui non si può tacere, ci sono dei comportamenti antievangelici che vanno richiamati.
A causa di problemi tecnici al computer leggo solo oggi la lettera di Davide. <br>
Sono un parroco, mi chiamo don Andrea. In un passo della lettera Davide si chiede cosa diranno i parroci domenica prossima? E' una domanda che prendo sul serio perché credo che ci siano della cose su cui non si può tacere, ci sono dei comportamenti antievangelici che vanno richiamati.
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mer 15 ago 2001 20:12 ~ ultimo agg. 00:00
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Anche io conosco la famiglia rom che ora vive a Corpolò e anche io so che è una famiglia che ha molto sofferto e che ora desidera, dopo tantissimo tempo, sperare. E’ una famiglia che ha la residenza a Rimini e che quindi ha il DIRITTO (!!!) di abitare a Rimini.
In base a quale criterio viene dichiarato che una persona non può abitare in un posto? Chi può giudicare una persona solamente per il popolo a cui appartiene? Nel passato sono stati creati nelle città dei ghetti per gli ebrei e nessun ebreo poteva vivere fuori dal ghetto.
Purtroppo, a quel tempo, questo è avvenuto anche per disposizione o con l’approvazione della Chiesa.
Nello scorso anno il papa ha domandato perdono anche al popolo ebraico per tutte le ingiustizie che i cristiani, anche in nome del loro essere cristiani, hanno perpetrato nel confronti del popolo ebraico.
La storia non ci insegna proprio niente? Perché non scommettere sulla pace? Perché non credere che la convivenza sia possibile? Perché non credere che proprio nella misura in cui noi ci impegnamo a vivere quello che Gesù ci ha insegnato nel Vangelo (accoglienza, solidarietà, amicizia, fraternità universale, …) sapremo anche convertire gli altri che vengono a noi?
Spero che il Signore converta i nostri cuori e ci insegni a vivere quella parola del vangelo che la domenica ascoltiamo nella nostre chiese; spero che il Signore ci doni la forza per cambiare il mondo, per farlo diventare come lui lo desidera.

don Andrea