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Lipobay, la situazione in Emilia Romagna. Intanto parte un'indagine.

In foto: Nel 2000 in Emilia-Romagna erano circa 9mila le persone che per abbassare il livello di colesterolo nel sangue facevano uso di cerivastatina, il principio attivo del farmaco della Bayer Lipobay, ritirato cautelativamente dal mercato per il sospetto che abbia provocato la morte di 52 persone nel mondo.
Nel 2000 in Emilia-Romagna erano circa 9mila le persone che per abbassare il livello di colesterolo nel sangue facevano uso di cerivastatina, il principio attivo del farmaco della Bayer Lipobay, ritirato cautelativamente dal mercato per il sospetto che abbia provocato la morte di 52 persone nel mondo.
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gio 23 ago 2001 12:21 ~ ultimo agg. 00:00
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Il dato, fornito dall’Assessorato regionale alla Sanità, non deve allarmare in quanto, stando ai dati scientifici noti e alle indicazioni dello stesso Ministero della salute, precisa la Regione “gli eventuali effetti indesiderati della cerivastatina sono legati alla contemporanea mescolanza con l’uso di altri farmaci, in particolare di quelli a base di gemfibrozil”.
L’assessorato regionale alla Sanità ha inviato una lettera ai direttori generali delle Aziende sanitarie locali e ospedaliere, ai direttori sanitari e ai responsabili dei Servizi farmaceutici invitandoli a predisporre servizi informativi in particolare per i pazienti e per i medici prescrittori. Con la lettera l’assessorato invita le Ausl ad attivare gli Uffici relazioni con il pubblico e i referenti aziendali per la farmacovigilanza esistenti in tutte le aziende per soddisfare adeguatamente le richieste di informazioni che pervengono dai cittadini e dagli stessi medici di medicina generale, viste anche le difficoltà di accesso al numero verde predisposto dal Ministero.
La Regione ricorda infine che esiste un sito internet di informazione sui farmaci, quello del Crevif (Centro regionale di valutazione e informazione sui farmaci): http: //mail.biocfarm:unibo.it/crevif/, nel quale è possibile anche rivolgere quesiti on line.
Intanto oggi il procuratore di Bologna Luigi Persico ha notificato tre avvisi di garanzia per l’ipotesi di omicidio colposo a un medico di famiglia, alla sua sostituta e a una dottoressa di una guardia medica privata coinvolti nella morte di una donna di 84 anni. La donna era curata con un farmaco a base di cerivastatina, la molecola del Lipobay, combinato con il gemfibrozil, un mix ritenuto ad alto rischio.