Dove vanno i riminesi in vacanza?
Caldo, sole e Mediterraneo. I romagnoli hanno il mare a portata di mano, ma secondo le richieste che arrivano alle agenzie viaggi, per le loro vacanze sembrano desiderare sempre le spiagge.
“Dopo il boom invernale delle destinazioni lontane ed esotiche – spiegano dall’agenzia Prima o Poi di Rimini – in estate i riminesi approfittano delle temperature più favorevoli per andare più vicino. Così, Spagna, Grecia e soprattutto l’intramontabile Sardegna, sono le mete più richieste. C’è anche chi preferisce Cuba, ma sono così pochi che si contano sulle dita di una mano. È vero che la maggior parte delle domande deve ancora arrivare, visto che il ‘popolo’ degli albergatori e degli esercenti turistici partiranno solo tra qualche mese, ma i riminesi che si metteranno in moto quest’estate non sono pochi”.
Qual è lo stereotipo del romagnolo nella vacanza estiva 2001?
“Non c’è un tipo particolare – è l’idea degli operatori dell’agenzia Adriatour – Arrivano domande di famiglie, amici e molti gruppi di studenti, tutti interessati al Mediterraneo anche se non mancano i viaggi per le capitali europee”.
Volo, traghetto e pacchetti tutto compreso. Chi va in tenda o chi preferisce il villaggio a cinque stelle. Secondo un sondaggio della rivista Banca Finanza il 23% degli italiani, pur di andare in vacanza, chiederà il mutuo vacanze. Per il 29% dovrebbero bastare 2milioni e mezzo per persona in un villaggio turistico, mentre per un altro 29% occorrono 6 milioni come budget necessario alla vacanza. E anche per i romagnoli ci sono possibilità per ogni gusto e prezzo.
“Si può spaziare fra varie scelte – continuano dalla Prima o Poi e dall’Adriatour- Si parte da sotto il milione per arrivare anche ai due milioni. Tutto dipende da cosa si vuole. Le famiglie tendono a cercare il tutto compreso, mentre i giovani logicamente si adattano prenotando solo il mezzo di trasporto. Generalmente si trovano buone sistemazioni anche a prezzi non astronomici. Per un all-inclusive di una settimana basta un milione e mezzo. Ma è ovvio che l’alta stagione non aiuta a risparmiare”.
La montagna va ancora bene per i campeggi parrocchiali, anche se oggi si preferisce l’albergo alla tenda o alla casa dei ritiri. Ma la vera novità sono le capitali europee.
“Quest’estate – commentano dall’agenzia Malatesta – abbiamo avuto molte richieste per l’est europeo da parte di gruppi parrocchiali, formati da adulti e famiglie. In particolar modo stanno avendo un buon successo la Cecoslovacchia, l’Ungheria e la Polonia. Ma non manca l’interesse per l’Italia, con Roma e la Toscana in testa alle preferenze. Inoltre, abbiamo registrato un discreto incremento di ‘vacanzieri’ estivi rispetto alla stagione passata”.
Tutti d’accordo sulle richieste più strane presentate al momento della partenza: c’è chi chiede se in hotel bisogna portare asciugamani e lenzuola o chi arriva in agenzia domandando un last minute per un viaggio che dovrà fare due mesi dopo.
Roberta Silverio