Comportatevi come il buon Samaritano: l'appello del Vescovo ai corpolesi
Una lettera che fa il punto su quanto accaduto nei giorni scorsi, stigmatizzando il “clamore eccessivo” delle proteste, per l’arrivo della famiglia Rom su un territorio dove, il Vescovo scrive, appare possibile la graduale integrazione, mediante l’inserimento dei bambini a scuola, dei ragazzi nella formazione professionale e del capofamiglia nel lavoro.
La lettera del Vescovo ripercorre anche le tappe che hanno condotto alla vendita del terreno da parte dell’Istituto per il sostentamento del Clero, chiarendo il rapporto con il rapporto con l’iniziativa del Comune, che rimane titolare del progetto, e protagonista nelle scelte da effettuare, anche se la Diocesi ne ha condiviso lo spirito per un “non eludibile senso di umanità”.
Infine, la lettera che sarà letta ai corpolesi, conclude con l’auspicio che la parrocchia di Corpolò, non manchi di essere al centro dell’opera di pacificazione tra la gente, e comportarsi con la famiglia Rom con quella premura, conclude il Vescovo, che è tipica dei discepoli di Gesù.
Chi ha orecchie per intendere, intenda.