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Ravaioli firma il Manifesto per il G8

Il manifesto, che sarà consegnato agli 8 capi di stato che si riuniranno a Genova, chiede l’impegno dei governanti a far sì che la globalizzazione non divenga un fenomeno incontrollabile, capace di schiacciare i più deboli, ma che venga guidata per arrivare ad un futuro dove il progresso sia utile e fruibile da parte di tutti.
Insomma, una globalizzazione che non deleghi responsabilità e solidarietà. Il manifesto chiede regole per il commercio internazionale, la denuncia dei paradisi fiscali, il miglioramento e l’applicazione delle leggi sullo sfruttamento lavorativo, la riconferma degli accordi di Kyoto sull’effetto serra, il mantenimento dell’impegno a far crescere i paese poveri con lo 0.7 del Pil dei paesi ricchi, la messa la bando della guerra e il finanziamento della ricerca medica con l’impegno a fornire medicine per tutti.
Questa una sintesi del documento presentato dal Cardinale Tettamanzi, che il sindaco di Rimini in una dichiarazione ha spiegato di aver firmato perché condivide, come cattolico ed amministratore, il bisogno di regole certe anche per i poveri del mondo, e come segno di assunzione di responsabilità. Il sindaco conclude auspicando che in nessun modo sia la violenza il segno dell’opposizione alla globalizzazione.

il testo del manifesto