Globalizzazione: le voci dell'incontro di ieri


“Fino a qualche anno fa- ha detto Zamagni nel suo intervento – era la politica a gestire lo sorti del mondo, oggi sono le aziende transnazionali, che decidono e che condizionano le nostre scelte con il rischio di un’omologazione che appiattisce le diversità culturali.” Se, infatti la globalizzazione negli ultimi 25 anni ha fatto diminuire la povertà assoluta, ci sono 650 milioni di persone in meno che non arrivano al livello di sussistenza minimo, ha però fatto aumentare la povertà relativa, sia nel sud che nel nord del mondo. Sono persone che mangiano, ma la cui vita confrontata con altri gruppi non ha vera dignità. Ed è da questa ineguaglianza che nascono le guerre civili, i conflitti sociali. Zamagni ha proposto soluzioni concrete d’intervento per regolare lo strapotere delle imprese economiche che operano senza essere legittimate da nessuno. Intenso anche l’intervento di padre Arnaldo De Vidi che ha iniziato ricordando il giovane che ha perso la vita ieri negli scontri a Genova recitando un suo scritto, sulla falsa riga dei fioretti francescani, in cui frate Francesco si reca proprio a Genova per incontrare Messer Ghi-otto e dibatte con frate Leone su dove stia la perfetta letizia. Una metafora per descrivere i temi dibattuti in questi giorni. “Ci lasciano scettici- ha detto Padre Arnaldo- le promesse di solidarietà dei potenti della terra. Io dico: dateci meno solidarietà, ma più giustizia”