Foschi, direttore dei Musei Comunali, su Sgarbi


E commenta di aver visto uno Sgarbi già molto più moderato, rispetto alle affermazioni di sole due settimane fa, e soprattutto puntato all’obiettivo di rinnovare la mentalità e il modo di fare cultura. Secondo Foschi, infatti, obiettivo di Sgarbi è cambiare la mentalità, inducendo gli architetti ad interventi più inseriti nell’ambiente, meno di rottura con l’ambiente architettonico circostante, rottura che invece era uno delle modalità più diffuse di gestire restauri e conservazione negli anni ’80. Insomma, Sgarbi sta girando l’Italia per chiedere un modo diverso, più in sintonia e con meno impatto visivo, di modificare, restaurare e rivedere le nostre città. E paradossalmente, continua il direttore dei musei comunali, una delle vittime illustri delle critiche di Sgarbi è l’architetto Natalini, con il progetto nuovo del teatro Galli; Natalini è stato uno dei primi architetti a riscoprire l’uso del mattone, della pietra e dei materiali naturali proprio nella linea di minor impatto ambientale di cui Sgarbi si è fatto promotore.Pierluigi Foschi, direttore dei musei comunali: