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Rimini

Piccoli Archimede crescono

In foto: Inventare divertendosi a scuola è possibile. E i risultati sorprendono Tavolette di legno, sabbia del bagnasciuga di Viserba e polverine colorate. Il tutto miscelato con l’originale "tecnica della sabbia" messa a punto dall’insegnante di educazione artistica Lydia Brolli Maneglia.
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dom 17 giu 2001 15:27 ~ ultimo agg. 00:00
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Un metodo così artistico che ha meritato a cinque alunni della scuola media Alighieri-Fermi di Viserba la menzione speciale del Presidente della Repubblica.

Le creature di sabbia che rappresentano “trash rifiuti e stili di vita”, hanno partecipato al concorso nazionale “Immagini per la terra”; in realtà, quelle vedute marine e il castello medioevale erano nati con altre esigenze, allestiti nell’ambito de “Gli angoli più belli del paese”. L’originalità del metodo, però, ha permesso ai cinque ragazzi di partecipare con successo alle “Immagini per la terra”. “Dal momento in cui i bandi sono resi pubblici, c’è poco tempo a disposizione per realizzare lavori ad hoc – spiega la prof. Lydia Brolli Maneglia – Così prepariamo diversi soggetti con stili e tecniche differenti per adattarli alle esigenze”. Un metodo fruttuoso, considerato che i ragazzi del secondo anno nell’ambito della “Campagna contro il fumo” hanno vinto un computer, uno scanner ed una stampante, che i giovani creativi metteranno a disposizione dell’Istituto.

Dalla sabbia al pennello, sempre armati di estro. Sono i piccoli della scuola materna S. Onofrio di Rimini, i quali – spronati dal nonno pittore, al secolo Giulio Fabbri, riminese, una vita tra i pennelli – hanno realizzato una trentina di quadri coi quali è stata allestita una mostra aperta Þno all’8 giugno presso i locali della scuola in via Bonsi. Impegnate nel progetto coordinato dalle insegnanti Suor Alba, Daniela, Francesca e Ines, tre classi di scuola materna, cioè trenta bambini di 5 anni per i quali il nonno pittore ha ideato il metodo degli spazi e della scoperta del colore, attraverso l’imitazione dei classici, artisti come Van Gogh e Manet. I risultati sono stati sorprendenti, tavole di grande fascino sprizzanti naturalezza anche sotto le piccole mani dei bambini pittori.

A San Marino, intanto, i Giochi dei Piccoli Stati hanno tenuto a battesimo il disegno più grande del mondo. In Piazza Sant’Agata, si è concluso il concorso che ha occupato i bambini delle scuole sammarinesi, italiane e degli otto Paesi dei Giochi, stimolandoli a produrre un disegno che insieme agli altri componesse un grande mosaico. Risultato: un enorme quadro formato da circa 3.000 disegni che trasmette il messaggio secondo cui il ‘piccolo’ ha un ruolo preciso, e che il ‘grande’ è costituito dall’apporto di tanti ‘piccoli’. Al mosaico di circa 250 metri quadrati hanno contribuito 40 classi del Titano con i loro 1000 disegni.

Paolo Guiducci