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Cronaca Rimini

Era già su di giri l'omicida di Diouf

In foto: Era già su di giri Vincenzo Figliolia, il 21enne napoletano di origine ma residente a Rimini che nella notte tra martedì e mercoledì ha ucciso a coltellate il giovane senegalese Sarr Gaye Samba Diouf nel forno dietro piazza Tripoli, a Rimini. Figliolia aveva litigato con un amico che per scherzo lo aveva chiamato “terrone”. Aveva poi avuto da ridire con il barista di un pub della zona del porto che non voleva dargli altra birra, quindi aveva rotto il naso a un ragazzo riminese che si era lamentato per essere stato colpito da una pallina di pasta di pane davanti al forno.
Era già su di giri Vincenzo Figliolia, il 21enne napoletano di origine ma residente a Rimini che nella notte tra martedì e mercoledì ha ucciso a coltellate il giovane senegalese Sarr Gaye Samba Diouf nel forno dietro piazza Tripoli, a Rimini. Figliolia aveva litigato con un amico che per scherzo lo aveva chiamato “terrone”. Aveva poi avuto da ridire con il barista di un pub della zona del porto che non voleva dargli altra birra, quindi aveva rotto il naso a un ragazzo riminese che si era lamentato per essere stato colpito da una pallina di pasta di pane davanti al forno.
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ven 29 giu 2001 20:51 ~ ultimo agg. 00:00
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Ora, dal carcere, si difende disperatamente: “Non sono un mostro, non sono un violento, non so cosa mi sia successo quella sera”. Nel primo pomeriggio è stato interrogato dal giudice Lorena Mussoni, che si è riservato di decidere sulla convalida del fermo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. E’ scontato che resti in carcere visto che ha di fatto confessato di aver afferrato dei coltelli e di aver colpito il giovane senegalese. “Ho perso il controllo, ero fuori di me”, dice ora confuso, e chiede di poter contribuire con i suoi risparmi alle spese per il funerale di Samba. Figliolia ora è più vago quando chiama in causa il ruolo degli amici nella colluttazione. L’ambulante Antonio Varriale ha sostenuto di essere intervenuto solo per separarli e per tentare di fermare Vincenzo, mentre Pasquale De Rosa, che i carabinieri la mattina dopo hanno trovato in spiaggia con la nipotina, sostiene di non essere neppure entrato nel forno. Sulla porta c’era anche Gaetano, 22enne disoccupato con un diploma da geometra, indagato a piede libero per concorso nell’omicidio, interrogato dal pm per 17 ore alla presenza del suo avvocato. “Sei pazzo, fermati, cosa stai facendo!” urlava Gaetano mentre Vincenzo colpiva Samba.
Per ricordare il giovane senegalese Cgil, Arci e le associazioni degli immigrati manifesteranno domani sera con un corteo-fiaccolata da Bellariva al centro di Rimini.