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È una valle a tutto volume

In foto: Mancano gli spazi per suonare, ma c'è chi arriva al disco ACCENDIAMO radio Valmarecchia, propone rock, metal e rap, con autori, musicisti e cantanti tutti di casa nostra. Un censimento messo in atto dal professore e cantante Antonello Rossi dimostra che ai ragazzi della vallata piace esprimersi suonando.
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sab 23 giu 2001 16:00 ~ ultimo agg. 00:00
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Sarebbero circa cinquanta gli artisti locali tra gruppi e solisti senza contare cori e bande; di questi circa una ventina sono i nuovi gruppi composti dai giovani della zona.

Rossi, cantautore sin dagli anni settanta, racconta che così numerosi i gruppi non sono mai stati. “I luoghi dove poter provare erano pochi… Ci si doveva arrangiare spesso si andava da Ivan Graziani”.

Eppure i giovani di allora e di oggi non sembrano essere così tanto cambiati se non per la maggiore determinazione. Gli orizzonti dei nuovi complessi, infatti, non si fermano certo lungo la Marecchiese. Per di più la maggior parte ha all’attivo già un cd! Neorea, Stato Brado, Jo Karma, Secondo Confine, Opera, Blue Devils, Hangover, Brevia, Rappresentanza Lirica, Black Cocks: sono solo alcuni dei tanti gruppi che popolano la zona. Jolly, Avamposto, Caffè Grand’Italia, Caffè della Nina… sono i locali della zona in cui li si può ascoltare.

Dario Ciccioni, Daniele Partisani, Luca Valentini, Cristian Riccardi, Lorenzo Bartolini ed il cantante Alessandro, che arriva dalla “rossa” Maranello, sono i membri degli Opera. Il gruppo progressive metal esiste da circa sei anni, ed ha in cantiere da un anno un disco, che dovrà uscire a breve, ed un’ora di musica pronta per essere registrata. Per Dario, il batterista: “fa piacere uscire con un pezzo anche se il mercato di oggi è molto di fficile e snobba tutti i generi che propongano stili alternativi al commerciale”. Poche rimangono le opportunità per suonare e spesso le iniziative non hanno continuità! Di più scarseggiano locali a tema adatti a generi diversi.

Molte manifestazioni nascono e muoiono rapidamente. La festa della musica a Novafeltria si è spenta al secondo accordo, il Festival organizzato in teatro ha superato la seconda edizione ma scricchiola un pochino. Inoltre scarseggiano sale dove poter strimpellare di conseguenza quasi tutti i gruppi sono costretti ad organizzarsi in casa, magari dovendosi sorbire qualche lamento del solito vicino.

Per Bruno Guidi la soluzione si chiama Casa della Musica, rigorosamente insonorizzata e munita di tutte le attrezzature necessarie alla registrazione. Progetto peraltro già sperimentato con successo a Savignano e Santa Giustina, “luogo di incontro e di scambio di esperienze tra i gruppi… di stimolo anche per portare i nostri ragazzi lontano dal circolo della droga” conclude Guidi.

Sara Valentini