Operazione antimafia


Secondo la direzione distrettuale antimafia i 12 arrestati dalla squadra mobile sarebbero i componenti di una nuova cosca che ha iniziato la sua attività nel settembre ’99 approfittando del “vuoto di potere” nell’ambito della malavita creato dai collaboratori di giustizia.
Al vertice ci sarebbe Gioacchino Nunnari, 50 anni, un personaggio molto noto alle forze dell’ordine imputato per concorso nell’omicidio del metronotte Antonino Sofia. Con Nunnari altri otto messinesi, Marcello Tavilla, Romualdo Insana, Innocenzo Bellocchio, Giuseppe Laddea, Vincenzo Pergolizzi, Francesco Pintaudi, Maurizio Cariolo e francesco Aiello ed i catanesi Salvatore Gerbino, Francesco Aloisi ed Enrico Guarnieri.
L’accusa è quella di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alle estorsioni, rapine, furti, incendi e truffe ai danni di titolari di negozi ed anche di una sala cinematografica. Per altro uno dei reati sarebbe stato commesso a Pesaro. Le richieste sono state firmate dai sostituti procuratori Vincenzo Barbario e Salvatore laganà, il provvedimento è del gip Carmelo Cucurullo.
E’ stata perquisita a Riccione l’abitazione di un umbro, 39 anni, originario di Città di castello e residente nella cittadina romagnola, che dalla carta di identità risulta essere giornalista anche se l’attività prevalente è quella di commerciante.
L’uomo, che sarebbe indagato per estorsione, avrebbe in passato avuto problemi con la giustizia solo per emissione di assegni a vuoto. Gli agenti della Squadra Mobile di Pesaro, insieme ai colleghi di Rimini, hanno sequestrato documenti e fatture commerciali.