nasce il marchio sulla qualità del lavoro


Il progetto, che coinvolge gli assessorati al lavoro, alla sanità e alle attività produttive, prevede la messa in rete e il potenziamento degli organismi di controllo e prevenzione sulla sicurezza e la regolarità, oltre a progetti mirati alla creazione di un marchio di qualità sociale delle imprese e del lavoro. In Emilia Romagna gli occupati irregolari sono circa 165.000, per una percentuale sul totale del 9,7% che è comunque inferiore a quella nazionale ed europea. Di questi, 105.000 sono impiegati nel terziario mentre la percentuale più alta si registra nell’agricoltura, col 33% sul totale. Le categorie maggiormente coinvolte nel lavoro nero sono disoccupati, immigrati e i giovani appena usciti dalla scuola.
Per gli infortuni l’Emilia Romagna è la seconda regione in Italia, preceduta solo dalla Lombardia: nel 2000 sono stati oltre 128.000, diecimila in più rispetto al 97. La maggior parte degli incidenti avviene in strada; i settori più a rischio sono agricoltura, legno, costruzioni e metalmeccanica.