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Rimini

E Sigismondo finì su Internet

In foto: Sul nuovo sito della Fondazione Carim anche il Tempio restaurato
COME, quando, dove, a quali condizioni. Tutte le notizie tecniche e di contenuto sulla mostra "Il potere le arti la guerra: lo splendore dei Malatesta"
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COME, quando, dove, a quali condizioni. Tutte le notizie tecniche e di contenuto sulla mostra "Il potere le arti la guerra: lo splendore dei Malatesta"">
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ven 18 mag 2001 18:16 ~ ultimo agg. 00:00
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– in corso al Castel Sismondo di Rimini – sono disponibili sul sito www.fondcarim.it
attivato dalla Fondazione Cassa di Risparmio.

Reperire le informazioni sulla visita, sul percorso espositivo o sugli elementi storici, artistici e culturali non solo della mostra ma anche dei monumenti malatestiani riminesi da poco restaurati, come il Tempio di Leon Battista Alberti e il Castello di Sigismondo Pandolfo Malatesta, è ora più facile e semplice. Il sito, realizzato con l’ausilio tecnico della società Utilia, aggiorna in tempo reale anche sulle altre iniziative culturali della Fondazione Cassa di Risparmio e sulla sua attività.

La mostra malatestiana copre un’area di oltre 1.400 metri quadrati e presenta più di 200 pezzi (tra cui opere di Piero della Francesca, Agostino Di Duccio, Gentile da Fabriano, Andrea Della Robbia) prestati da ben 85 musei e istituti di 7 paesi (Austria, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti, oltre a Italia e Vaticano) il cui valore assicurativo supera i 150 miliardi di lire.

Notevole è il successo fatto registrare finora dall’iniziativa. Dalla giornata inaugurale (il 3 marzo scorso) al 6 maggio, la mostra è stata visitata da ben 33.500 persone, di cui oltre 17.000 (più del 50% del totale) provenienti da fuori provincia e numerosi anche dall’estero. “Si tratta di dati – commenta il presidente della Fondazione, Luciano Chicchi – che vanno molto al di là delle nostre stesse aspettative e che segnalano l’esistenza di un grande interesse per l’offerta culturale riminese. Ritengo che att raverso questa iniziativa, la Fondazione stia offrendo un contributo importante al riposizionamento dell’immagine di Rimini”.

La mostra resterà aperta fino al 15 giugno prossimo.