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Politica Rimini

Microaree. Per la Lega la tensione è opera della Lisi

In foto: una delle proteste contro le microaree
una delle proteste contro le microaree
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 10 mag 2018 17:07
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La tensione in città sul tema microaree è colpa della Lisi, e dei suoi atteggiamenti che sconfinano in “leggerezza e disprezzo” verso i cittadini. Lo affermano i membri della segreteria della Lega a Rimini: il segretario Fabbri, il capogruppo Pecci e i consiglieri Zoccarato, Mauro, Grotti e Trombetta. La stessa Diana Trombetta ieri, come vicepresidente della Commissione pari Opportunità, era stata invece firmataria di un intervento di condanna sugli attacchi sessisti ricevuti dal vicesindaco su Facebook (accusata invece dalla Lega di essere protagonista di “stucchevoli piagnistei”).

“La Lega, a Rimini, ha mostrato fin dagli albori di questa legislatura la propria contrarietà, sia in termini di contenuti che di metodo, al varo del progetto delle microaree. Più volte, nelle molteplici occasioni che si sono presentate in quest’ultimo anno, abbiamo evidenziato la totale mancanza di rispetto della Giunta Gnassi e in particolare del Vice Sindaco Gloria Lisi, nei confronti di tutti i riminesi, non solo di quelli residenti nei quartieri ‘presi di mira’ da Palazzo Garampi. Ed è proprio il disprezzo e la sufficienza che la Lisi, nel rappresentare l’Amministrazione comunale, ha riservato ai propri cittadini, la causa scatenante del clima di tensione che negli ultimi mesi si respira a Rimini”.

Atteggiamenti, prosegue la Lega, che hanno scatenato “la rabbia dei cittadini che ne avevano chiesto, per non dire elemosinato, un confronto diretto per cercare un punto d’incontro, un metodo condiviso o se non altro una soluzione tampone che in ogni caso scongiurasse il peggio, ovvero la parcellizzazione del campo di Via Islanda in micro unità abitative. Ma le buone intenzioni dei riminesi si sono scontrate con l’arroganza di un Vice Sindaco che ha tirato dritto, che mai in nessuna occasione ha cercato di fare tesoro delle critiche che giustamente e con spirito costruttivo le venivano rivolte”.

E riguardo alla vicenda dei recenti commenti sui social netowork, la Lega parla di strumentalizzazione . “Il dato di fatto, indiscutibile, è che Rimini – non solo la Lega – non vuole le microaree nomadi”. Il resto è “frutto dell’ostinata cocciutaggine di questa Amministrazione, Vice Sindaco in testa”.