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Scontri a Gaza: il riminese Riccardo Sirri è a Gerusalemme

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 15 mag 2018 12:05 ~ ultimo agg. 16 mag 15:18
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Questa mattina abbiamo sentito al telefono Riccardo Sirri, di Educaid, Onlus che porta avanti numerosi progetti in Palestina. In questo momento Riccardo è a Gerulasemme, dopo aver passato la settimana a Gaza.

La situazione è tesa ed è di grande attesa. La giornata di ieri, come avete visto dai media, è stata un massacro. Una giornata molto triste e molto pesante. Lo staff internazionale di Educaid al momento non è nella striscia di Gaza. Siamo usciti domenica, dopo aver fatto il punto con i nostri colleghi palestinesi. C’era molta attesa anche l’altroieri rispetto a quello che sarebbe successo, ma non ci aspettavamo da parte di Israele una risposta così forte ad una manifestazione pacifica.

In questo momenti i nostri amici e colleghi sono tutti preoccupati. La notte non è stata tranquilla, ci sono stati molto attacchi e ora sono tutti in attesa. Oggi è una giornata importante, è l’anniversario della nakba, della tragedia palestinese che li ha visti lasciare le loro terre e quindi anche noi siamo in attesa di capire cosa succederà. Speriamo che la situazione non degeneri.

Al momento mi arrivano messaggi preoccupati. C’è bisogno di tanto coordinamento. Noi abbiamo in partenza diversi progetti in partenza sul tema dello sviluppo e della disabilità. Il tema dei ferimenti e delle amputazioni è terribile. Ormai si parla di diecimila persone rimaste disabili. Erano ottomila e ce ne sono state altre duemila in questi scontri. La situazione è d’emergenza totale perché mancano le risorse ospedaliere, le capacità, i materiali per intervenire e il rischio è che anche quei ferimenti che potrebbero essere curati degenerino in situazioni permanenti.

Gli scontri da ieri mattina sono andati avanti in modo continuativo, soprattutto nella zona di confine di Gaza. Ora c’è una situazione di maggiore tregua rispetto a ieri, ma non è una tregua definitiva. Temiamo che la giornata possa rivelare delle sorprese“.

Sul podcast della trasmissione radio Io ne ho lette cose si può ascoltare tutto l’intervento.