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Cronaca Provincia

Sanzionati taxi abusivi. Intimidazioni ai regolari

In foto: repertorio
repertorio
di Simona Mulazzani   
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mer 16 mag 2018 15:19 ~ ultimo agg. 17 mag 11:22
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Con l’avvicinarsi dell’estate rifiorisce la presenza di persone che si improvvisano taxisti e si dedicano, senza alcuna licenza, al trasporto privato delle persone. La Polstrada di Rimini nelle ultime settimane ha fatto una serie di controlli mirati per contrastare questa forma di abusivismo, che negli ultimi anni si è amplificato, fino a raggiungere situazioni preoccupanti: si è proceduto al fermo di 7 veicoli adibiti a noleggio ad altrettanti conducenti privi dei titoli autorizzativi che sono stati sanzionati, con la sospensione della carta di circolazione. Sono tutti furgoni con capienza di otto posti oltre al conducente, controllati fuori dalle discoteche e, in due circostanze, nelle vicinanze della fiera di Rimini in occasione del  “MIF”. I conducenti erano tutti italiani, tranne in un caso dove il conducente era di nazionalità rumena. Alcuni di essi erano persone già note alle forze dell’ordine ed in particolare uno è risultato avere precedenti anche per reati inerenti gli stupefacenti, immigrazione clandestina, prostituzione e già sanzionato per guida senza patente. A bordo dei mezzi trovati una quarantina di ragazzi, ignari di essersi rivolti a persone non autorizzate a svolgere attività di trasporto passeggeri.

Il fenomeno ha, infatti, assunto in tempi recenti una nuova connotazione. Si sono costituite numerose associazioni, apparentemente senza fini di lucro, che, dietro il dichiarato scopo di promuovere attività culturali, mascherano di fatto attività commerciali che, a tutti gli effetti, rientrano nei servizi di taxi o di noleggio con conducente eludendo tutti gli obblighi fiscali e amministrativi a cui invece sono sottoposti tutti i veicoli e conducenti regolari.

Alla Polstrada sono anche arrivate segnalazioni di atteggiamenti intimidatori compiuti nei confronti dei conducenti regolari che vengono “INVITATI” ad allontanarsi dai luoghi di principale interesse.  Non in ultimo vi è un grave problema di concorrenza sleale a discapito dei titolari di attività legalmente autorizzate.