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Cattolica-Sampierana, la vigilia del tecnico Mirco Giorgi

In foto: Mirco Giorgi intervistato da Mario Aratari di Icaro Sport
Mirco Giorgi intervistato da Mario Aratari di Icaro Sport
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 3 apr 2018 12:24
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Per il recupero della 26a giornata il Cattolica ospita al “Calbi”, domani sera con fischio d’inizio alle 20:30, la Sampierana. 60 punti per la capolista giallorossa, che ha otto punti di vantaggio sulla seconda, il Cotignola, 32 per i bianconeri.

Con il tecnico del Cattolica, Mirco Giorgi, partiamo, come di consueto, dall’ultima gara giocata, in questo caso da Stella-Cattolica, finita senza gol.

“È stata una partita difficile, ma lo sapevamo – attacca Giorgi. Anche loro, come il Cava che abbiamo affrontato di recente, venivano da risultati importanti con squadre assimilabili alla nostra dal punto di vista della qualità. Quindi una squadra in ottima salute, su un campo non grandissimo, dove metterti in difficoltà non facendoti fare gioco sarebbe stato più facile. Questa difficoltà si è confermata, anche perché sul piatto della bilancia c’era anche la loro qualità di questo momento e la loro voglia di raggiungere l’obiettivo salvezza il prima possibile. Noi siamo stati molto bravi perché non abbiamo concesso praticamnete niente, a parte un paio di tiri da fuori area, e abbiamo costruito tre-quattro occasioni interessanti. Non abbiamo subito gol ed è importante la solidità che abbiamo costruito. Certo, avremmo preferito tornare a casa con tre punti, ma ci teniamo stretto quello di buono che abbiamo fatto, soprattutto a livello di contenimento e di fase difensiva, svolta dai ragazzi in maniera ottimale. Siamo consci che abbiamo fatto invece un piccolo passo indietro dal punto di vista della qualità offensiva. Adesso abbiamo le ultime sei partite di campionato che saranno importantissime. La più importante è quella di domani, nella quale andremo ad affrontare una squadra che ha potenzialità importanti, anche se non sta facendo il campionato che mi sarei aspettato. Ritengo che la Sampierana abbia cinque-sei giocatori che potrebbero fare la differenza anche in Eccellenza. Sarà una partita difficile, ho cercato di trasmettere questo concetto ai ragazzi”.

La Sampierana non potrà però contare sul suo proverbiale fattore campo.
“Non è tanto il campo, che secondo me tra l’altro è uno dei più belli, ma la gente, che è molto legata alla squadra. C’è un bell’ambiente e di questo la squadra di casa trae benefici. Al “Calbi” domani avremo i nostri tifosi, avremo più spazi in cui poter attaccare e gestire la palla. Ribadisco: ritengo la Sampierana un’ottima squadra, ho sentito qualche ragazzo nel corso della stagione e non capisco come possano avere quella posizione in classifica. Dovranno cercare di evitare i play out. Il nuovo allenatore, Gianluigi Bartoli, lo conosco perché era il mio direttore sportivo”.

Che squadra si aspetta dal punto di vista tattico?
“Come tutte le squadre che affrontano il Cattolica, cercheranno di limitare al massimo le nostre qualità. Noi invece dovremo cercare di farle valere. Sarà una partita bella. Penso sia la prima di un trittico di partite che possono dire tanto”.

Assenti solo i lungodegenti Cuomo e Terrafino.
“Rientra in pianta stabile Pasini, che domenica scorsa era già tornato in panchina e che domani potrebbe giocare anche dall’inizio. Il suo è un recupero importante anche a livello caratteriale. A parte Cuomo e Terrafino sono tutti a disposizione”.

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