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Santarcangelo Calcio. Ecco Karel Zeman. La presentazione del nuovo tecnico

In foto: La stretta di mano tra Borozan e Zeman
La stretta di mano tra Borozan e Zeman
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 28 mar 2018 12:26 ~ ultimo agg. 29 mar 19:50
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Missione salvezza a Santarcangelo per Karel Zeman, classe ’77, per tutti Zeman Jr (a causa dell’illustre padre, Zdenek). A lui è stata affidata la panchina dei gialloblu, dopo l’esonero di Alberto Cavasin (tre punti, frutto di altrettanti pareggi, nelle ultime sei partite). Sollevato dall’incarico anche l’allenatore in seconda, Bruno Caneo, andato in panchina domenica nella delicata sfida con il Fano (conclusasi sull’1-1 e con la contestazione dei tifosi clementini). Il nuovo viceallenatore è Francesco Renzoni. Per Zeman si tratta della seconda esperienza in serie C, dopo quella sulla panchina della Reggina.

Nella tarda mattinata si è svolta, nella sala stampa del “Mazzola”, la presentazione ufficiale. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato del Santarcangelo Calcio, Vlado Borozan.

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“Ci siamo ritrovati di nuovo per questa occasione che riguarda il cambio della guida tecnica– attacca Borozan -. Vorrei prima di salutare Karel Zeman ringraziare Alberto Cavasin e tutto il suo staff per tutto quello che hanno fatto, secondo me hanno fatto tra l’altro molto bene, però sono mancati i risultati: nelle ultime sette partite abbiamo fatto solo quattro punti e la proprietà ha deciso di dare la scossa a tutto l’ambiente per darci una spinta determinante per arrivare al nostro obiettivo. Vorrei ora dare il benvenuto a Karel. Abbiamo scelto un allenatore giovane, ambizioso, determinato, preparato, che l’anno scorso a Reggio Calabria con la Reggina ha fatto molto bene. Credo che a quest’ambiente servano proprio le sue qualità. Perciò gli auguro di portarci all’obiettivo. Penso che la squadra che trova abbia tutte le qualità per arrivare alla meta. Non rimane che chiudere la bocca, pedalare e lavorare tutti insieme. È questo l’unico modo per rimanere in Legapro”.

“Oggi per me è un giorno molto importante perché torno a fare quello che più mi piace fare nella vita ed ho la fortuna di essere chiamato a farlo in una società molto ambiziosa – sono le prime parole di Zeman, per la quale l’attuale posizione di classifica è soltanto migliorabile e  lo sguardo al futuro è una componente predominante. È quella che mi rende felice di far parte di questo progetto, possibilmente non per le cinque o sei partite che mancano alla fine del campionato ma per qualcosa di più strutturato e di più ambizioso. Ringrazio chi mi ha scelto, dal presidente, dall’amministratore, ai direttori. Già dalle ultime ore ho visto che è un ambiente professionale, del resto Santarcangelo da diversi anni è una realtà professionistica a tutti gli effetti. Spero che con l’aiuto di tutti, in primis la società, secondo la squadra per finire con tutto l’ambiente, ci toglieremo quelle soddisfazioni che questa società ed il pubblico meritano”.

Quando è arrivata la chiamata? “La chiamata è arrivata lunedì. Conoscendo già parte della società, conoscevo però già l’andamento della squadra, diciamo che la conosco un po’. Penso ci siano elementi in grado di attuare quello che piace a me, ossia non buttare mai via la palla, giocare quando possibile palla a terra e più in verticale che in orizzontale, che in serie C ultimamente si vede poco. È un progetto tattico ambizioso, ma con determinate qualità si può provare. Si partirà con una base di partenza che la squadra ha già assimilato in trenta partite, sperando di vincere qualche gara in più”.

Ha un modulo che preferisce? “Un numero non c’è, a me non piace condensare in numeri”.

Su cosa punterà per guidare alla salvezza il Santarcangelo? “La prima cosa è la componente psicologica perché se la squadra non fosse al penultimo posto tanti problemi non ci sarebbero. E io non sarei qui. Bisogna remare tutti nella stessa direzione e possibilmente con indicazioni precise. Quindi, se ci sceglie un modulo si cercherà di giocare con quello e basta. Non può cambiare spesso la disposizione perché in questo momento, in cui psicologicamente si può essere più fragili, non si deve creare più confusione”.

Tornano le doppie sedute di allenamento. “La settimana prossima è un po’ particolare perché non giocheremo tra sabato e domenica, ci sarà un giorno di riposo in più e poi due doppie sedute”.

Che idea si è fatto di questo girone B? “Ho visto partite equilibrate, non mi sembra ci sia un grosso dislivello. Fatta eccezione per il Padova, con tutte le altre si può vincere e si può perdere. Noi dobbiamo fare in modo che in queste sei partite siano prevalenti i successi”.

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Cosa pensa il Santarcangelo Calcio del -4 al Vicenza? “Se comincio a parlare vado avanti per ore – risponde Vlado Borozan -. Sono da trent’anni in Italia e purtroppo ho assistito alla gestione di queste situazioni che non mi appartiene. Quello che voglio dire ai presidenti è che bisogna decidere se salvare la parte sana del calcio o la parte malata. Se chi dirige il calcio pensa sia meglio preservare la parte malata allora ho sbagliato a dire al signor Mestrovic di venire in Italia. Negli incontri precedenti c’è stato detto che è molto importante che ci sia qualcuno che abbia voglia di investire nel calcio italiano e noi ci siamo fidati e tutto quello che stiamo facendo è in quella direzione. La società Santarcangelo si muoverà in tutte le sedi per difendere l’investimento ed il progetto che stiamo facendo. E credo saremo appoggiati da tutti. Noi siamo andati in controtendenza, prendendo una società in difficoltà, ora io mi aspetto che le istituzioni ci proteggano”.

Sulla partita di Vicenza, la prima di Zeman sulla panchina gialloblu. “L’importante per questa prima partita, prima della pausa, sarà l’atteggiamento della squadra, che dev’essere di grande compattezza – risponde il tecnico -. Le partite si possono vincere o non vincere, ma la voglia di farlo con tutte le proprie forze ci deve essere sempre, in tutte le partite e dal primo all’ultimo minuto”.

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