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SPECIALE MEMORIA

Maria: la Linea Gotica a Santa Maria del Piano

In foto: Linea Gotica
Linea Gotica
di Cristina Gambini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 6 mar 2018 10:19 ~ ultimo agg. 28 gen 12:19
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Maria Bucci racconta gli anni difficili del passaggio del fronte: civili inermi di fronte agli inesorabili eventi bellici. 

Lei e la sua famiglia sono stati a lungo nascosti nella “Grotta di Renzino”, a Santa Maria del Piano, uno scantinato pieno di botti di vino. Lì ha sofferto la  fame perchè non avevano quasi niente da mangiare. Ricorda i militari che giravano per le campagne in cerca di animali da traino e cibo: le portarono via  le bestie più grandi, forti, da impiegare per i carri, e successivamente gli animali più piccoli, destinati alla sussistenza della famiglia.

La mancanza di cibo, in realtà, era una sofferenza che accomunava civili  e soldati. Maria, infatti, narra un episodio scolpito per sempre nella sua mente: i tedeschi si presero tutto il loro pollaio. Emerge dalla sua voce tutta la rabbia e  la frustrazione per quel gesto di prevaricazione anche se, subito dopo, ogni giudizio pare sospeso al pensiero che “anche loro avevano fame”. La pietà vince ogni risentimento.

Aveva 14 anni allora: non si allontanava mai da casa, la paura era sempre dentro di lei, triste compagno di giovinezza.  Negli occhi ha ancora le immagini del ponte fatto esplodere dai tedeschi la cui distruzione segnò in maniera indelebile la popolazione di Santa Maria del Piano.

E poi ricorda ancora le urla di gioia della popolazione per la fine della guerra. Tutto il senso della tragedia di quegli anni, segnati dalla Linea Gotica, è racchiuso in una sua frase: “Il fronte chi non lo prova non ci può credere”. Queste parole, semplici ed efficaci, riassumono tutto il dramma di quegli anni.

Guarda l’intervista:

Maria Bucci, Santa Maria del Piano, Comune di Montescudo-Monte Colombo:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

Su www.memorielineagotica.it potrete conoscere i protagonisti del progetto “Memorie dalla linea gotica orientale”, promosso dai Comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo e San Clemente, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Sono 16 storie raccontate da 16 testimoni, bambini o poco più, nella fatidica estate del 1944, durante gli ultimi giorni di battaglia prima della ritirata tedesca, che verranno pubblicate in questo spazio e sul sito sopra menzionato fino a metà marzo.