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SPECIALE MEMORIA

Ezio: a Taverna la guerra sembrava non passare mai

In foto: Linea Gotica
Linea Gotica
di Cristina Gambini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 9 mar 2018 09:36 ~ ultimo agg. 28 gen 12:18
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Ezio Costa, classe 1939, racconta di militari, bombardamenti, rifugi e soldati indiani intenti a far la piada.

Era un bambino quando l’arrivo del fronte sconvolse la sua vita: si nascose in un pagliaio con la famiglia per rifugiarsi dai primi bombardamenti. Ricorda ancora molto bene gli strenui combattimenti aerei tra tedeschi e inglesi che osservava con il cuore in gola. Aveva molta paura per tutto ciò che vedeva e sentiva accadere attorno a lui.

Taverna era piena di bombe, c’erano ovunque depositi di munizioni pesanti. Dopo la fine della guerra per anni raccolse le schegge: era materiale prezioso che  si rivendeva per guadagnare qualche soldo.

Quando giunsero in zona gli inglesi arrivò il peggio: con l’avanzata militare e lo sfondamento della Linea Gotica i combattimenti si inasprirono sempre di più. I civili, allora, furono costretti ad andare nelle grotte, ammassati, senza mangiare per giorni.

Fu allora che Ezio vide militari di ogni nazionalità arrivare a Taverna. Lui era un bambino curioso e vivace e di quei frangenti ricorda, con il sorriso, alcuni particolari legati alle diverse etnie dei soldati: gli scozzesi, colorati e con la gonna, ma anche gli indiani intenti a fa la piada.

Lasciano senza fiato le parole riferite agli orrori di quegli anni: “Dovesse fare un’altra volta (la guerra) la gente, dalla paura, si ammazzerebbe da sola!”.

 

Guarda l’intervista:

Ezio Costa, Taverna di Montescudo:

 

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

Su www.memorielineagotica.it potrete conoscere i protagonisti del progetto “Memorie dalla linea gotica orientale”, promosso dai Comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo e San Clemente, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Sono 16 storie raccontate da 16 testimoni, bambini o poco più, nella fatidica estate del 1944, durante gli ultimi giorni di battaglia prima della ritirata tedesca, che verranno pubblicate in questo spazio e sul sito sopra menzionato fino a metà marzo.