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Bilancio positivo per gli organizzatori dei 45esimi Campionati Italiani Indoor di Tiro con l'Arco

In foto: Un gruppo di volontari dello staff (Fitarco)
Un gruppo di volontari dello staff (Fitarco)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 1 mar 2018 17:47 ~ ultimo agg. 17:51
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Rimini ha fatto ancora una volta centro con i Campionati Italiani indoor di tiro con l’arco, andati in scena da venerdì 23 a domenica 25 febbraio nei padiglioni B5-D5 di RiminiFiera, abbinati al 4° “Italian Challenge” internazionale per le divisioni arco olimpico, nudo e compound.

Un’edizione da record, la 45esima dei Tricolori, che ha richiamato in riva all’Adriatico qualcosa come 954 arcieri (nel dettaglio: 456 nella specialità arco olimpico o ricurvo, 249 nella divisione compound e 269 nell’arco nudo) di tutte le età, dai Ragazzi fino ai Master passando per le stelle azzurre della disciplina, i nazionali – molti dei quali arrivati direttamente dai Mondiali indoor di Yankton (Stati Uniti) – che hanno lasciato un segno concreto nell’albo d’oro.

Un numero di partecipanti accresciuto di ben 120 unità rispetto allo scorso anno, quando l’appuntamento venne organizzato a Bari (Fiera del Levante), e con un incremento di 34 atleti anche rispetto al 2016, quando i Campionati Italiani indoor si disputarono sempre nella capitale delle vacanze.

“Se agli atleti aggiungiamo i tecnici e gli accompagnatori, si arriva tranquillamente a duemila presenze negli alberghi della nostra città durante la manifestazione per la durata dell’evento, a fine febbraio, con importanti ricadute anche di natura economica – sottolinea Andrea Bertolino, segretario del Comitato Organizzatore denominato ‘Team Italian Challenge’ –. E la principale soddisfazione per noi sono i ringraziamenti dei partecipanti al momento di ripartire e i complimenti che ci sono stati fatti per l’ospitalità e l’accoglienza che caratterizza questa manifestazione, che ha richiamato anche tanti visitatori nelle vesti di pubblico. Senza dimenticare i giovani che si sono potuti avvicinare al tiro con l’arco nello spazio prova che avevamo allestito”.

Le strutture ricettive di Rimini, un complesso come la Fiera (idoneo ad accogliere anche manifestazioni sportive che per dimensioni e numeri di adesioni non potrebbero essere ospitate in un palazzetto dello sport) e una collaudata e affidabile macchina organizzativa sono dunque gli ingredienti di un mix vincente che non ha eguali da altre parti della Penisola.

“C’è da essere soddisfatti, possiamo dire senza tema di smentita che abbiamo superato l’esame anche in questo caso, sebbene l’asticella si stia alzando sempre più dal 2013, anno in cui siamo partiti per questa avventura, con tanto entusiasmo e pure un pizzico di preoccupazione – afferma Raimondo Luponetti, presidente del Comitato Organizzatore, in cui l’Arco Club Riccione gioca un ruolo da capofila –. L’aumento degli iscritti ci ha infatti portato a far aumentare pure il numero dei paglioni per i bersagli, passando dai 124 delle precedenti edizioni a 131 bersagli in un’unica linea di tiro, nel suo genere unica al mondo, da Guinness dei primati se esistesse come casistica di omologazione come ho detto in sede di conferenza stampa. Una linea di tiro che consente al giovanissimo di trovarsi a tirare al fianco del campione olimpico, situazione che raramente accade in altri ambiti. Ci tengo a ribadire il nostro ringraziamento al Comune di Rimini per il costante supporto, come pure alla Fiera che ci mette a disposizioni due padiglioni per questa competizione, ma anche e soprattutto alle tante persone che dedicano il loro tempo e le loro energie per permettere di organizzare tutto ciò. Sono loro, gli 80 volontari da tutta l’Emilia Romagna e non solo, mossi semplicemente dalla passione e dall’amore per il tiro con l’arco, il vero segreto per il grande successo di questa manifestazione, che quest’anno è stata arricchita anche dalla prima uscita ufficiale di Mauro Berruto come Direttore Tecnico della Fitarco, per noi una ciliegina sulla torta pure in termini di attenzioni mediatiche”.

Proprio sotto gli occhi dell’ex ct della Nazionale azzurra di pallavolo maschile ha disputato una prestazione eccellente Francesco Gregori, la grande promessa dell’Arco Club Riccione: il 15enne arciere in divisione arco olimpico si è piazzato 23esimo assoluto con 570 punti, dopo aver a lungo cullato il sogno di superare la qualifica e approdare alla fase ad eliminazione diretta, riservata ai migliori 16. “Per tre quarti di gara ha viaggiato al ritmo dei migliori, pagando caro un calo di precisione nel finale. Resta un po’ di rimpianto, però credo che Francesco si sia comunque meritato di entrare nel gruppo dei nazionali”, il commento di Andrea Bertolino.

Archi e frecce sono appena stati riposti nelle custodie, però per gli organizzatori è già tempo di guardare alla prossima edizione. “Abbiamo parlato con il presidente federale Mario Scarzella e per il 2019 intendiamo tornare ad organizzare l’evento direttamente noi come società Arco Club Riccione – conclude Raimondo Luponetti, potendo contare sul supporto del comitato regionale Fitarco e di altre compagnie di arcieri dell’Emilia Romagna per quanto riguarda i volontari che sono necessari a una competizione così articolata”.