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Attualità Rimini

Bando Beach Arena a vuoto. Per associazioni e 5 Stelle restano dubbi

In foto: un evento alla Summer beach Arena nel 2017
un evento alla Summer beach Arena nel 2017
di Redazione   
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mer 28 mar 2018 16:44 ~ ultimo agg. 29 mar 12:50
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Il nulla di fatto nel bando per la Beach Arena sulla spiaggia di piazzale Boscovich a Rimini (vedi notizia) non mette il cuore in pace a chi lo aveva criticato. I firmatari della diffida presentata al Comune di Rimini – Italia Nostra, Comitato Spiagge Libere Rimini, One Labour Party – si dicono “moderatamente soddisfatti per l’attenzione che siamo riusciti ad attirare sul tema, ma ancora non consideriamo la partita chiusa.

Sebbene fosse sin da principio evidente che nessuno, se non preparatosi in precedenza, avrebbe potuto presentare una proposta adeguata ad un progetto del genere in 20 giorni, non ci sono mai nemmeno state concesse indicazioni su cosa sarebbe successo in caso di mancato affidamento. Anche oggi la sola dichiarazione:

 “L’Amministrazione si riserva di valutare caso per caso eventuali proposte che dovessero pervenire da parte di soggetti interessati a realizzare iniziative ed eventi di carattere temporaneo capaci di integrare e rendere ancora più attrattiva la già ricca programmazione di manifestazioni che la città di Rimini offre durante l’estate”

spiega ben poco delle intenzioni. Palco e chiringuitos rimarranno comunque ad occupare la spiaggia per 50 giorni o si provvederà a rispettare i 30 delle normative regionali? Non vorremmo che, come l’anno scorso, anche se scongiurato il problema dei 3 anni (+1) di affidamento, si lasciasse semplicemente il palco in coda alle non meglio precisate necessità della Molo Street Parade. In questo caso è evidente che tutti i problemi di merito, occupazione e sicurezza si riproporrebbero identici a come li abbiamo evidenziati nel primo comunicato. In ogni caso riteniamo permanga un forte dubbio riguardo ai concetti di principio per la spiaggia pubblica. Questa porzione del nostro territorio deve essere tutelata dal punto di vista paesaggistico nel suo uso prioritario, stabilito dalle norme nazionali e ribadito da diverse manifestazioni di volontà pubblica, con petizioni e manifestazioni, espresse nel corso degli anni. La Spiaggia Libera, deve essere libera.

Un’altra delle cose che preoccupano le associazioni “è la “valutazione diretta delle proposte che dovessero pervenire”. Un’affermazione vaga, che non vorremmo finisse per favorire il solo Consorzio del Porto, che ha già il Monopolio esclusivo di quanto istallato per la Molo Street Parade. Questo rispecchia, secondo il nostro parere, una mentalità accentratrice non proprio conforme ai principi di cui all’ art. 30 del Codice dei Contratti Pubblici, (richiamato espressamente dall’art. 36) cioè: economicità, libera concorrenza, proporzionalità, non discriminazione, trasparenza”.

E infine la non secondaria questione “della passerella per disabili, con punto d’ombra, non ripristinata dal 2016. A noi, ma non solo a noi certamente, pare che ora sia arrivato il momento di provvedere. Giacché nessuno è stato capace di intestarsi l’occupazione sine die della Spiaggia Libera, non vediamo nessun ostacolo a che sia occupata da un atto di civiltà”. 

Per Raffaella Sensoli, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle che ha presentato sulla vicenda un’interrogazione, si tratta di un “flop che dimostra la totlae inadeguatezza del Comune”. “Adesso siamo curiosi di sapere che fine farà questo bando e con che modalità si vorrà andare avanti. Il nostro sospetto è che al caos si aggiunga altro caos e a farne le spese saranno sempre e solo i cittadini”. La Sensoli aveva sollevato dubbi in merito sia al limite temporale per l’occupazione della spiaggia libera che sui tempi per predisporre le offerte di partecipazione. “Noi avevamo denunciato il mancato rispetto delle regole regionali che prevedono l’occupazione della spiaggia libera con installazioni per non più di 30 giorni, mentre l’avviso ne prevedeva 52 – ricorda Raffaella Sensoli – Avevamo detto che il programma triennale avrebbe dovuto tenere conto anche della Direttiva comunitaria servizi e  che l’avviso aperto per venti giorni senza alcun preavviso e con una richiesta di programmazione triennale era palesemente inadeguato proprio ai suoi obiettivi e poteva indurre a pensare male. Quello che non avevamo previsto era che sarebbe andato deserto o quasi, ma la realtà ai tempi del PD supera la fantasia. Oggi il Comune afferma che si riserva di valutare caso per caso eventuali proposte che dovessero pervenire da parte di soggetti interessati a realizzare iniziative ed eventi di carattere temporaneo. Cosa significa? Che non farà più neanche un bando, ma agirà senza procedure di pubblicizzazione? E per quanti giorni penserà questa volta di potere fare occupare la spiaggia libera? Valutando quali programmi, quali iniziative, con quali requisiti, per quanto tempo? Con affidamenti diretti? Quello che ci sembra di capire è che il Comune si riserva semplicemente di fare quello che vuole”.

La Sensoli vede nella vicenda “una guerra fra esponenti del PD locale che si addossano l’un con l’altro la responsabilità dei disastrosi risultati, elettorali e non solo”, sulla quale invita la Regione a essere vigile perché non venga a meno il rispetto dei cittadini e del territorio.