Una precisazione necessaria

Pubblichiamo un comunicato dell’Associazione Pacha Mama sui fatti di Macerata e sulla crescente escalation razzista.

“Siamo sconvolti, confusi e rintronati dal forte colpo subito dagli ultimi eventi. Il dibattito intorno al tema dell’immigrazione è sempre stato caratterizzato da bassezze vergognose, da frasi e slogan molto simili a quelli utilizzati ottanta anni fa per la propaganda nazista. L’escalation degli ultimi mesi è stata però sconvolgente, l’ipocrita “aiutiamoli a casa loro” ha aperto la strada a iniziative ben peggiori e molto meno interpretabili. Non si può evitare di ricordare il triste dibattito nato dalla dichiarazione sulla difesa della “razza bianca” fatta da Attilio Fontana, candidato a presidente della Lombardia, a cui non è mai seguita una degna smentita. Sconvolgente è stata la blanda reazione di molte forze politiche culturalmente distanti da espressioni razziste che trovano giustificazione solo in un bieco e distaccato calcolo elettorale: la linea dura contro gli stranieri paga in termini di voti (almeno il 30% secondo D. Pirone su Il Manifesto). Infine non dimentichiamoci che anche il nostro territorio non è immune dai sentimenti razzisti che dilagano nel paese, è passata appena una settimana da quando un manipolo di ragazzini, indottrinati all’ideologia fascista e guidati dai volti noti della frangia nostrana di Forza Nuova, ha appeso uno striscione che inneggiava alla “resistenza etnica” davanti ad una scuola superiore di Rimini.

Siamo sconvolti, confusi e rintronati dal forte colpo subito perché alla violenza delle parole è naturalmente seguita una brutale e vigliacca violenza nei fatti. L’attentato terroristico a Macerata ha ferito sei persone che avevano la sola colpa di avere la pelle nera e ha costretto una città intera a vivere minuti di terrore in cui scendere in strada poteva significare essere bersaglio di una pallottola sparata da una macchina in corsa.

Arrivati a questo punto ci sentiamo come Direttivo dell’associazione PachaMama di dover prendere posizione pubblicamente ancora una volta e in modo ancora più chiaro. Ci sentiamo di affermare che lo scopo del commercio equo è quello di creare le condizioni per un mondo libero e giusto, un mondo in cui lo scambio di risorse commerciali e umane fra culture sia rispettoso delle persone e dell’ambiente. La diversità è una ricchezza irrinunciabile e vogliamo sottolineare che la nostra azione continuerà ad essere guidata da un forte sentimento antifascista e antirazzista, che proseguiremo a sostenere, a incentivare la multiculturalità come valore assoluto della nostra società!

Siamo sconvolti, confusi e rintronati dal forte colpo subito, ma non possiamo evitare di prendere una posizione netta rispetto a ciò che ci sta accadendo intorno”.