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SPECIALE MEMORIA

Teresina: la "paura dentro" per anni. La Linea Gotica a Montescudo

di Cristina Gambini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 26 feb 2018 12:50 ~ ultimo agg. 28 gen 12:19
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Teresina e la sua Nerina: una storia semplice e intensa. La linea Gotica a Montescudo ha portato devastazione e morti.

Ancora le si velano gli occhi e la voce si interrompe al pensiero di quei soldati che volevano uccidere la  Nerina, la pecora che tutti i giorni portava al pascolo. La difese dai fucili dei militari stringendola a sè. Quando le lacrime le segnarono il viso, per la paura e la tensione accumulata, la derisero.

Con l’avvicinarsi della Linea Gotica cominciarono ad arrivare le bombe anche dal mare: lei e la famiglia si nascosero in un rifugio, scavato nella terra. Solo il nonno non volle lasciare la casa e gli animali. Il padre di lei, che tutti i giorni tornava all’abitazione per vedere come andassero le cose, raccontava di Montescudo in fumo, distrutta, devastata.

Teresina ricorda lucidamente anche i rastrellamenti, la “checca” che girava sulle loro teste, la paura, la fuga notturna tra le vigne per prendere qualche grappolo maturo, nel tentativo di sedare la fame e trovare quel minimo di sostentamento che li potesse far sopravvivere. Morirono in seguito allo scoppio di una granata  due signore,  uscite da un rifugio vicino a loro,  per raccogliere qualche chicco d’uva.

 

Guarda l’intervista:

Teresina Albani, Montescudo:

Guarda il promo del progetto:

 

Gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale connessi alla Linea Gotica Orientale hanno segnato profondamente la storia del territorio della Valconca. Oggi questa memoria viene raccolta e trasmessa alle giovani generazioni grazie al web.

Su www.memorielineagotica.it potrete conoscere i protagonisti del progetto “Memorie dalla linea gotica orientale”, promosso dai Comuni di Montescudo–Monte Colombo, Gemmano, Montegridolfo e San Clemente, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

Sono 16 storie raccontate da 16 testimoni, bambini o poco più, nella fatidica estate del 1944, durante gli ultimi giorni di battaglia prima della ritirata tedesca, che verranno pubblicate in questo spazio e sul sito sopra menzionato fino a metà marzo.