Tempio Malatestiano patrimonio dell'Umanità. La proposta del sindaco
Se ne era già parlato una decina di anni fa, quando era stata creata anche una commissione tecnica, e ora la proposta di candidare il Tempio Malatestiano a diventare Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco torna d’attualità. A dare impulso all’idea è il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “Credo che uno dei progetti – spiega in una nota – che dovrà impegnare nei prossimi tre anni la comunità riminese, senza alcuna distinzione, sia la valorizzazione della straordinaria genialità e bellezza del tempio malatestiano, in accordo e in armonia con l’intero contesto recuperato e riqualificato del centro storico cittadino. In questo senso il traguardo non potrà che essere la presentazione della proposta formale per l’inserimento del Tempio Malatestiano, insieme al centro storico di Rimini nell’elenco dei siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco“. Una proposta che arriva anche alla luce dell’interesse riscontrato dallo stesso sindaco in un recente convegno a Los Angeles dedicato alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta e organizzato da UCLA e Getty Museum.
Gnassi spiega anche di aver parlato della “necessità di riprendere in mano la procedura di inserimento nei siti Unesco del Tempio Malatestiano” con il Professor Antonio Paolucci. “Nei prossimi giorni – continua il primo cittadino – il Comune di Rimini invierà una lettera ufficiale a tutti i soggetti protagonisti, a partire dalla Diocesi di Rimini, per verificare la disponibilità a una ripartenza comune, sostenuta scientificamente dai grandi studiosi e esperti riminesi.”
L’obiettivo Unesco, secondo Gnassi, sarebbe un’occasione anche per accreditare Rimini come città d’arte nei consessi internazionali.