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Politica Rimini

Sala pubblica a Casa Pound: la condanna di LeU e Potere al Popolo

In foto: dal sito di Casa Pound Italia
dal sito di Casa Pound Italia
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 19 feb 2018 19:28
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Non è passata inosservata a Rimini la concessione di uno spazio pubblico, la sala di quartiere delle Celle, per la presentazione ieri sera dei candidati di Casa Pound. In una nota Liberi e Uguali di Rimini scrive “Il Comune, il PD riminese non batte ciglio e concede quindi l’ennesimo spazio pubblico ai fascisti. Concede uno spazio pubblico per una campagna elettorale sempre più tossica e razzista, si rende così complice (come il resto delle istituzioni continuano colpevolmente a fare) nel dare agibilità politica ai gruppi fascisti che in questa debolezza e grazie a questo tipo di complicità continuano ad agire in un perimetro democratico che non gli appartiene poiché in antitesi con la democrazia. L’escalation fascista va contrastata e fermata anche dalle istituzioni, così come prevede la nostra Costituzione: ”E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Concedere uno spazio pubblico alla propaganda fascista ferisce profondamente i valori dell’antifascismo, fondanti per la nostra Repubblica, e per la storia di Rimini medaglia d’oro al valore civile”.

Sulla vicenda interviene anche Potere al Popolo: “Molti comuni hanno adottato regolamenti per la fruizione degli spazi pubblici che prevedono, in via preliminare la produzione dello statuto delle associazioni e dei partiti politici che ne facciano richiesta abbinato ad una dichiarazione specifica di ripudio del fascismo e del nazismo. Una procedura semplice, che attua la Costituzione la quale prevede la libertà di associazione con base democratica e ripudia il fascismo e il nazismo e la loro ricostituzione in forma partitica.
Nessuna agibilità politica può essere considerata legittima per coloro che si richiamano al fascismo e si ritengono gli eredi, infatti il TAR ha rigettato un ricorso presentato da casapoud contro una delibera del comune di Brescia che si esprimeva in tal senso.
I tentativi di ribaltare questa situazione sono cronaca di tutti i giorni e riguarda tutti i partiti della destra, anche quelli che si ritengono moderati, che proprio non ce la fanno a dichiararsi antifascisti, anzi, ribaltano la realtà, ritenendo l’antifascismo un problema.
E a Rimini che succede? Semplicemente si concede lo spazio pubblico per un’assemblea a casapoud, così, come se niente fosse.
Se le istituzioni facessero il proprio dovere, se venisse attuata la Costituzione come di dovere, non si porrebbe neppure il problema, perché le formazioni politiche che fanno un vanto della loro pratica violenta e solidarizzano con i terroristi non avrebbero alcuna agibilità politica in questa paese e soprattutto in questa città”.