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Ricordando la piccola Teresa. Donazione alla TIN dell'Infermi

In foto: la piccola Teresa
la piccola Teresa
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 22 feb 2018 15:03 ~ ultimo agg. 19:12
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“Oggi sarebbe stato il compleanno di Teresa e non poteva che essere oggi la prima giornata di ‘vita’ di questa magnifica apparecchiatura”. Così Giorgia Palazzo, la mamma della piccola Teresa, la bimba di 5 anni di Montiano scomparsa nel luglio scorso, commenta la donazione di una termoculla al reparto di terapia intensiva neonatale dell’Ospedali Infermi. La cerimonia si terrà nel pomeriggio di oggi.  

“Grazie alla straordinaria generosità di tantissime persone abbiamo visto crescere questo progetto nei mesi; grazie alla disponibilità del fornitore Burke&Burke ed in particolare alla sensibilità di Darica Simoncelli che li rappresenta, siamo riusciti a realizzarlo in tempi rapidi e questo, oggi, proprio oggi, ci riempie il cuore. Il vuoto che ha lasciato Teresa non è colmabile ma sapere che il suo nome e la sua energia in qualche modo contribuiranno ad evitare a tante famiglie il nostro stesso dolore, ci aiuta a trovare un senso, concreto, a questa tragedia. Insegniamo ai nostri figli a non coltivare la rabbia ma a trasformarla in qualcosa di positivo, ad usarla per cambiare ciò che è in nostro potere cambiare. Continueremo a lavorare insieme a “La Prima Coccola Onlus” affinché da questo fantastico reparto escano sempre visi sorridenti e piccoli guerrieri sani, oltre a portare avanti altri progetti in nome di nostra figlia, nei mesi a venire”.

“Ringraziamo BCC di Gradara e Croce Rossa per aver aperto la prima sottoscrizione a tempo record e ringrazio, di cuore la dottoressa Gina Ancora ed il suo staff per non arrendersi mai. Ora Teresa farà ciò che la sua vita incompiuta non le ha permesso di fare, si prenderà cura dei bambini ‘piccoli piccoli’ che amava così tanto”.

L’apparecchiatura è una termoculla ibrida che consente lo spostamento dei piccoli pazienti in condizioni di maggior sicurezza e confort. La soluzione tecnologica a tutto questo è la termoculla ibrida. Il modello donato dalla famiglia Caldari, la Dual-incu-i, essendo dotata di elevate prestazioni tecnologiche, può fungere da lettino rianimatorio in sala parto (attraverso un comando che innalza elettronicamente la campana superiore), per trasformarsi poi in incubatrice da trasporto durante il “viaggio” verso la terapia intensiva neonatale, ed infine in termoculla vera e propria o in lettino chirurgico in reparto, permettendo di eseguire interventi chirurgici al letto del piccolo paziente, senza muoverlo dalla sua postazione. Tutto questo a vantaggio dell’equilibrio e della promozione della salute neurologica dei bambini.

Da parte della direzione ospedaliera e dalla direzione generale “un sentito, autentico e particolare ringraziamento alla famiglia Caldari, e per loro tramite a tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta di fondi per la donazione“.