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Riccione Sanità

Neurologi e neurochirurghi a congresso per guardare verso il futuro

di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 28 feb 2018 10:33 ~ ultimo agg. 10:42
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Dal 2 al 5 maggio 2018 a Riccione, il congresso SNO più ambizioso degli ultimi anni. Il 58° appuntamento nazionale della Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri (SNO) si terrà al Palariccione in via Virgilio 17 di Riccione. Con il titolo “Le Neuroscienze di oggi: lo stato dell’arte e il valore dell’interattività multidisciplinare”, il Congresso vuole sottolineare l’importanza di una sempre maggiore partecipazione tra gli esperti del sistema nervoso con la consapevolezza che al giorno d’oggi la comunicazione tra neurologi, neuroradiologi e neurochirurgi ospedalieri è di importanza fondamentale per permettere una crescita costante della ricerca scientifica ed una erogazione dei servizi sempre ai massimi livelli per i pazienti di tutta Italia:
“La sanità vive un momento di cambiamento che interessa tutti” spiega il Presidente SNO Angelo Taborelli, sottolineando l’importanza per i giovani di essere protagonisti nel prossimo congresso. La cosa peggiore è avere paura, bisogna credere in noi stessi. E in tale senso la SNO è una famiglia, personalmente ho fatto la mia prima comunicazione nel 1978 e da allora sono iscritto alla SNO e ora ne sono Presidente. Ho sempre trovato degli amici e il desiderio perenne di permettere a tutti di esprimersi.”
“Avere i giovani che aderiscono alla SNO è un nostro grande obbiettivo” sottolinea Luca Valvassori, uno dei Presidenti del prossimo Congresso. Pensiero condiviso dal secondo Presidente del Congresso, Erminio Costanzo: “In questo Congresso è importante la volontà di portare avanti delle tematiche interdisciplinare, per permettere a neurochirurghi, neurologi e neuroradiologi di lavorare insieme, impostando un futuro fatto di dialogo e collaborazioni.”
“È importantissimo perché il Congresso è il luogo del incontro e dello scambio” dichiara Domenico Consoli, Presidente SNO Service “In quei giorni abbiamo la possibilità di vivere la dinamica culturale in un approccio personale e umano, ossia il momento che si realizza il comune sentire sulla disciplina vivendo la condizione esperienziale l’uno degli altri, distaccandoci almeno momentaneamente dalla ricerca modelli senza anima come per esempio soli davanti un computer.”
“Credo che la SNO sia fatta di persone ma anche di cuore e testa” spiega Maria Vittoria Calloni, Neurologa e consigliera all’interno del Consiglio Direttivo “Il Congresso nazionale significa rivedere le nostre prassi quotidiane, imparare cose nuove, scambiandosi ipotesi, opinioni ed idee, facendo circolare il più possibile i nostri messaggi sulla salute ed in particolare sulle neuroscienze.”
“Gli argomenti che sono stati scelti per permettere ai tre specialisti di poter dire concretamente qualcosa in un momento in cui la sanità sta vivendo un momento di cambiamento importante” spiega il Presidente Angelo Taborelli “Un Congresso che vuole essere un momento di formazione e confronto per i vari specialisti, creando un punto d’incontro dove potersi davvero scambiare notizie circa le nuove frontiere della nostra professione. Durante i quattro giorni di lavoro saranno presentate le novità nelle neuroscienze per quanto riguarda la ricerca e la sua applicazione, con un occhio di riguardo verso la salute dei cittadini.”

I temi 
I principali argomenti di discussione verteranno sugli gliomi cerebrali, sia per quanto riguarda la patologia e la pratica chirurgica ma anche per i percorsi riabilitativi dei pazienti e la possibilità di interventi terapeutici sui casi più gravi che ancora oggi presentano una mortalità molto elevata. Un secondo argomento sarà sugli ictus cerebrali, le terapie ma soprattutto la prevenzione dell’ictus che oggi resta la principale causa di morbilità nel mondo occidentale. Infine si discuterà della patologia della sclerosi a placche, anch’essa con incidenza elevata nel mondo occidentale, con una review di quelle che sono le moderne terapie farmacologiche ma non solo. Molti altri saranno, comunque, gli argomenti affrontati dai vari specialisti italiani delle neuroscienze in una osmosi continua fra pratica clinica e ricerca di base. Tutti affrontati in modo multidisciplinare, dove anche i giovani neuroscienziati troveranno il loro spazio, sia formativo sia espressivo. La “Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri” (acronimo S.N.O.) nasce il 22 maggio 1960 quando alcuni neurologi e neurochirurghi ospedalieri fondarono un’associazione medica di categoria in grado di riunire operatori sanitari. Scopo dell’associazione quello di difendere e tutelare il prestigio e gli interessi sindacali e professionali dei specialisti studiosi del sistema nervoso e migliorare i vincoli di solidarietà e di amicizia, facilitare i rapporti con le altre categorie mediche, e pianificare le necessità regionali relative allo studio e alla terapia dei malati del sistema nervoso a livello ospedaliero. Finalità ultima: facilitare ed accelerare il progresso tecnico e assistenziale dei Reparti Ospedalieri della Nazione.