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Nazionale Politica

Gnassi a direttore Museo Egizio: braccia aperte al Museo Fellini

In foto: Christian Greco
Christian Greco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 12 feb 2018 14:30 ~ ultimo agg. 13 feb 14:41
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Se proprio dovesse succedere che Fratelli d’Italia, come annunciato a seguito della polemica con la Meloni, rimuovesse l’attuale direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, “il futuro Museo Internazionale Federico Fellini di Rimini sarebbe onorato di offrirLe la direzione”.

L’invito arriva dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Il caso è scoppiato lo scorso 9 febbraio per una discussione tra le Meloni e Greco in merito a sconti sull’ingresso riservati a visitatori di lingua araba, iniziativa contestata dalle leader di Fratelli d’Italia. “La ragione dice che questo non accadrà mai – premette Gnassi – Vista la natura societaria e statutaria privata che sostiene il Museo Egizio di Torino; visti gli straordinari risultati in termini di presenze (800 mila all’anno), autorevolezza, credibilità, che ne fanno una delle tre strutture museali italiane più visitate e conosciute al mondo. “Purtroppo” per noi, il bellicoso proponimento di licenziarla è chiaramente inefficace. Certo  è impressionante  il solo
fatto di minacciarlo: una eccellenza culturale italiana a cui si promette il licenziamento senza avere non solo alcuna base giuridica ma anche qualsiasi argomento minimamente  plausibile”

Gnassi a direttore Museo Egizio: braccia aperte al Museo Fellini

la campagna incriminata

Rimini, spiega Gnassi, “sarebbe lieta di accogliere tra le sue braccia un uomo e un professionista di straordinarie capacità, in grado di far fare un salto culturale alla  gestione dei beni culturali e intellettuali, divulgandone la conoscenza e l’attualità. Quanto deve far rosicare quella Sua frase ‘la cultura è universale’. Quello appunto che vogliamo fare con il Museo Internazionale Federico Fellini, un luogo di scambio, relazioni nel nome dell’intelligenza, della creazione artistica, della cultura come asset per modificare in meglio una città, un paese, sia fisicamente che moralmente. Lei resterà ancora per tanti anni a Torino perché Lei onora quella città, quel museo, l’Italia intera. Ma se fosse lei – conclude Gnassi – a essere interessato a una nuova sfida culturale…beh Rimini la attende”.

Giorgia Meloni proprio oggi ribadisce di non avere mai dichiarato di voler cacciare il direttore: “La bufala costruita ad arte dalla sinistra sul direttore del museo egizio dimostra solo una cosa: la sinistra ha paura”, scrive su Facebook. Semplicemente, la contestazione di un’iniziativa “discriminatoria” perché fondata su base etnica: discriminatoria verso gli italiani ma anche verso gli altri immigrati.