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Eventi Rimini

Alma Mater: taglio del nastro nuove aule della cittadella e strategie per i prossimi 20 anni

In foto: Il complesso Leon Battista Alberti
Il complesso Leon Battista Alberti
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
mar 6 feb 2018 15:29 ~ ultimo agg. 7 feb 11:30
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Taglio del nastro questa mattina per le nuove Aule del Complesso Leon Battista Alberti della cittadella universitaria del Campus di Rimini al termine di una giornata che ha visto al centro “L’Ateneo dialoga con i suoi stakeholder”, la tavola rotonda aperta dal Magnifico Rettore Francesco Ubertini con la presentazione dell’alta strategia dell’Alma Mater per i prossimi 20 anni. Presentato anche il bilancio sociale del multicampus.

I Campus della Romagna dell’Alma Mater ospitano circa 19.000 studenti (3.000 fuori sede e più di 500 internazionali) e oltre 700 professori e ricercatori, impegnati in 68 corsi di laurea, tra triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico. Quattro realtà – Rimini, Ravenna, Forlì e Cesena – per le quali l’Ateneo ha messo in campo un programma di investimenti edilizi da 270 milioni in 5 anni. Rimini ospita circa cinquemila studenti provenienti da 77 paesi del mondo, con una percentuale di studenti provenienti da fuori provincia intorno al 50%. La presenza di studenti internazionali ha superato l’11%, con la Cina primo paese di provenienza. Circa 150 i professori incardinati nel polo riminese. Il Bilancio Sociale dell’Alma Mater evidenzia una rendicontazione sempre più attenta ai temi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. In particolare, negli ultimi anni l’Università di Bologna si è impegnata per allineare sempre di più le proprie attività ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. La scelta del Campus di Rimini come sede per ospitare questa giornata, del resto, è un segnale con cui l’Alma Mater ha voluto sottolineare la centralità della sua dimensione Multicampus, a vent’anni dall’Accordo di Programma per il decongestionamento e la riarticolazione territoriale del megateneo di Bologna”, siglato con il Ministero dell’Istruzione il 18 ottobre 1997. L’importo totale, finanziato dall’Università, è stato di 7.871.173,71 euro. Il progetto, dell’architetto Stefano Guidi, ha previsto la ristrutturazione dell’edificio 2.6 e la completa ricostruzione dell’edificio 2.7, mentre i lavori sono stati appaltati al Raggruppamento d’imprese costituito dalla G.M. Costruzioni di Fano e dal Consorzio CICAI di Rimini. Il complesso del Leon Battista Alberti è l’ultimo tassello della Cittadella Universitaria consegnato all’Università, l’ultimo dei sette immobili che compongono, ristrutturati nell’ambito di un Protocollo d’intesa siglato tra il Comune di Rimini e l’Università di Bologna per l’attuazione del programma di sviluppo del polo universitario della città.

L’intervista al Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini: ‘I prossimi 20 anni non si giocano sui numeri ma sulla qualità’

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A presentare i dati del Bilancio Sociale Unibo è stato Angelo Paletta, Delegato al bilancio, pianificazione e responsabilità. A seguire, il Delegato per l’edilizia e la sostenibilità ambientale Riccardo Gulli, ha parlato di sostenibilità del Multicampus come strategia di sviluppo, mentre Fabio Fava, Delegato per la ricerca industriale, la cooperazione territoriale e l’innovazione, ha sottolineato il ruolo e le potenzialità per lo sviluppo del territorio dei CIRI, i Centri Interdipartimentali per la Ricerca Industriale. La tavola rotonda lo ha ribadito: un dialogo che ha visto intrecciarsi le voci degli studenti, con la Presidente del Consiglio degli Studenti Fabiana Maraffa, del mondo imprenditoriale, con il Vice Presidente di Confindustria Romagna Simone Badioli, del sistema sanitario locale, con il Direttore del Distretto Sanitario di Rimini – Azienda USL Saverio Lovecchio, e degli enti di sostegno dell’Ateneo, con il Presidente di Ser.In.Ar Alberto Zambianchi.

 

L’intervento di ristrutturazione del complesso storico “Leon Battista Alberti” è parte importante del complesso progetto della “Cittadella Universitaria” che prevede la realizzazione di due edifici destinati ad aule ed uffici per l’Università in un contesto urbano riqualificato. Un’area di quasi 2.500 metri quadrati destinata – proprio lunedì partiranno di lavori di riqualificazione – a essere il connettivo tra il restauro degli edifici che si affacciano ed un nuovo percorso urbano a disposizione della città, che collegherà tra loro i vari luoghi che sono in relazione con l’Università ed i luoghi storici della città, come il Museo, la Domus, il Tempio Malatestiano. L’edificio 2.6 si sviluppa su una superficie di circa 760 mq distribuiti su due piani ed interamente destinato ad uffici. In particolare l’edificio 2.6 è costituito da 10 uffici con tre locali tecnici al piano terra ed 11 uffici al piano primo con annessi servizi igienici.
L’edificio 2.7 si sviluppa su una superficie di circa 1760 mq distribuiti su due piani ed interamente destinati ad aule didattiche per studenti. Il piano terra è costituito da due aule di forma rettangolare con capienza di circa 154 posti e 160 posti, quest’ultima divisibile in due attraverso il posizionamento di pareti mobili. Completa il piano terra un aula semicircolare di circa 150 posti.

La Cittadella Universitaria

Il complesso del Leon Battista Alberti è l’ultimo tassello della Cittadella Universitaria consegnato all’Università, l’ultimo dei sette immobili che compongono, ristrutturati nell’ambito di un Protocollo d’intesa siglato tra il Comune di Rimini e l’Università di Bologna per l’attuazione del programma di sviluppo del polo universitario della città.
Si vanno così a implementare gli spazi della città dedicati all’Università, che attualmente conta 21.434 mq a disposizione, per un totale di 32 aule (2.546 posti), 30 laboratori di ricerca, 12 laboratori didattici, uno studentato con 90 posti letto (all’ex Hotel Palace), 2 sale studio, 237 uffici e una biblioteca centralizzata con 100 postazioni.
Un patrimonio di spazi suddiviso su 15 sedi distribuite in città a cui nel 2018 si aggiungerà anche Palazzo Lettimi, destinato a diventare il nuovo Study City Center ospitando un complesso integrato di servizi allo studio.

La struttura dell’Università a Rimini

L’Università a Rimini si compone di un Dipartimento (Scienze per la Qualità della Vita), 2 vicepresidenze di scuola (Economia, Management e Statistica; Farmacia, Biotecnologie e Scienze Motorie), 4 sedi di Dipartimenti (Scienze Aziendali, Scienze Economiche, Scienze Statistiche, Chimica industriale), un Centro Interdipartimentale di Ricerca (studi avanzati sul turismo) e due unità operative di centri Interdipartimentale di Ricerca. I corsi di laurea attivi sono 19 (10 triennali, 8 magistrali, 1 magistrale a ciclo unico, 6 corsi in lingua inglese).

Dichiarazione del Sindaco Andrea Gnassi:

“E’ chiaro che il nocciolo simbolico di questa giornata – ha detto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi – sia la valorizzazione del ruolo dei campus nella struttura multicampus dell’Università di Bologna. Io credo che le strutture ‘a rete’ abbiano una funzione e una centralità strategica infinitamente superiore rispetto a qualunque altro modello ‘concentrato’. Il tema di fondo è che l’Università non è un ufo che cala in un territorio, estraneo ad ogni contesto e ad ogni relazione circostante. Il bilancio sociale che si fonda significativamente sulla considerazione che l’Alma Mater rappresenta “un bene comune”, non solo perché è destinataria di risorse pubbliche, ma soprattutto perché la sua missione è improntata a produrre un beneficio rivolto alla società. Perché l’Università ha un ruolo insostituibile nella crescita e nello sviluppo dei territori e delle comunità. Prima di ogni considerazione tecnica o edilizia, voglio sottolineare il significato simbolico di un intervento come questo: aprire un luogo finora chiuso, esclusivo, alla città. E’ evidente come la traiettoria di Rimini incroci quella dell’Alma Mater. L’Università sta investendo a Rimini perché Rimini sta investendo sull’Università, dal Palazzo Lettimi, al Tecnopolo, alla città universitaria Leon Battista Alberti: abbiamo grandi potenzialità su turismo, moda, wellness, il saper fare, la manifattura emiliano-romagnola, e Rimini è la piattaforma ideale. Su questo e sulla riconversione dei contenitori in disuso in centro storico nella cittadella universitaria – ha concluso il sindaco – Rimini si gioca il suo futuro per i prossimi 30 anni”.