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Attualità Rimini

Bando migranti. Rinaldis (Aia): alberghi devono accogliere turisti, non profughi

In foto: Patrizia Rinaldis
Patrizia Rinaldis
di Andrea Polazzi   
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gio 25 gen 2018 12:11 ~ ultimo agg. 26 gen 10:52
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[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=s0VxVFXGzIk&feature=youtu.be” splash=”https://i.ytimg.com/vi/s0VxVFXGzIk/hqdefault.jpg” caption=”Accoglienza. Rinaldis (Aia): non ai profughi nella fascia turistica”]

1.130 sono i posti letto destinati a profughi e migranti in provincia di Rimini previsti dal nuovo bando della Prefettura (vedi notizia). Ma non si tratta di nuovi arrivi, è stato specificato. Il tema è stato al centro ieri del tavolo immigrazione voluto dal Prefetto Tramonti. Presente anche la presidente dell’associazione albergatori Patrizia Rinaldis che ha riconosciuto l’impegno del Prefetto e sottolineato alcune novità positive del bando. Ma è anche tornata a chiedere che profughi e migranti non vengano dirottati nella fascia turistica. “Finalmente nel bando è stata inserita la clausola che impedisce l’affidamento diretto agli albergatori – spiega alla trasmissione di Icaro Tempo Realeperò gli enti gestori possono rivolgersi agli Hotel. Potrebbero essere strutture da 20/40 posti letto ma concentrate in poche centinaia di metri finirebbero per creare un ghetto. Ci è stato detto che i turisti vengono ugualmente, ma non è questo il punto: bisogna rispettare gli albergatori che stanno investendo e poi si trovano situazioni borderline come quelle avvenute la scorsa estate. Gli alberghi sono per l’accoglienza dei turisti e non per l’emergenza profughi.

Altro punto interrogativo, sottolinea la presidente Rinaldis, è il futuro: cosa accadrà, si chiede, quando ripartiranno i corridoi umanitari? E allora è chiaro che le risposte non possono arrivare da Rimini, ma servono decisioni a livello nazionale o europeo. In questo periodo di campagna elettorale però, secondo Rinaldis, serve anche che qualcuno metta in chiaro il ruolo di Rimini e del turismo. “Rimini non può contare solo quando si parla di PIL e di valore turistico e qualcuno dovrebbe sottolinearlo in questa campagna elettorale.