Indietro
menu
Nazionale Politica

Politiche 2018. Pizzolante scioglie riserve: disposto a candidarmi in collegio uninominale

In foto: Sergio Pizzolante in una conferenza stampa
Sergio Pizzolante in una conferenza stampa
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 11 gen 2018 12:48 ~ ultimo agg. 12 gen 11:45
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[kaltura-widget uiconfid=”30012024″ entryid=”0_er3c7d7b” width=”400″ height=”220″ /]

Dopo i dubbi delle ultime settimane (“soffro a vedere la politica ridotta a populismo e fake news“), Sergio Pizzolante scioglie le riserve sul suo futuro in un incontro con i giornalisti riminesi. “Io ci sto – spiega – ma non dipende da me. Sono a disposizione della coalizione“. L’onorevole riminese attualmente coordina il tavolo nazionale per la Camera della lista Civica Popolare che fa capo all’ex ministro Lorenzin che sarà in coalizione col PD. “La mia disponibilità – prosegue Pizzolante – è per un collegio uninominale alla Camera o al Senato e legato al territorio riminese (ndr. Rimini per la Camera, Rimini-Cesena per il Senato). Voglio capire se quello che ho fatto è stato apprezzato.” Medesima posizione per la quale il partito democratico provinciale spinge la candidatura di Tiziano Arlotti.

Pizzolante nell’incontro con la stampa ha poi ripercorso i momenti più significativi dei suoi 5 anni alla Camera (lo aveva fatto ai microfoni di Icaro anche nelle scorse settimane): dal giorno in cui consegnò alla presidente Boldrini la lista della nuova formazione nata dopo la rottura con Berlusconi (“abbiamo salvato la legislatura” spiega) alla partita del Job Acts e dell’abolizione dell’articolo 18 che lo ha visto protagonista (“ricordo la telefonata del ministro Sacconi alle 3 di notte che mi spiegava l’accordo trovato con Renzi“) fino alla vicenda delle spiagge con il ddl stoppato al Senato (“ma da quello si dovrà ripartire“) e alla nascita di Patto Civico a Rimini e poi a Riccione (“un progetto nato dalla constatazione che non ci esistono più centro destra e centro sinistra e dalla crisi del ceto medio“).

Da Pizzolante anche parole di stima per il sindaco Andrea Gnassi (“se Rimini è molto considerata a Roma è anche merito della sua bravura“) e il collega alla Camera Tiziano Arlotti. “Se ho deciso di mettermi ancora a disposizione – spiega – è per combattere populismo e antiparlamentarismo.” Infine un retroscena. Pizzolante ha infatti rivelato che dopo le dimissioni del ministro Costa in luglio, i vertici di Alternativa Popolare avevano fatto a Gentiloni proprio il suo nome come nuovo ministro ottenendo anche l’ok del Premier. “Si è poi ritenuto – spiega – che fosse inopportuno procedere ad una nuova nomina a pochi mesi dal voto. Comunque è stata una grande soddisfazione e un esempio del peso che il territorio riminese si è guadagnato in questi anni a Roma“.

Accanto a Pizzolante durante la conferenza stampa un nutrito gruppo di esponenti di Patto Civico.