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Rimini Vita della Chiesa

Messa dei Popoli. In Cattedrale liturgia animata dalle comunità immigrate

In foto: la consegna del Salvagente
la consegna del Salvagente
di Simona Mulazzani   
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mer 3 gen 2018 11:03 ~ ultimo agg. 12:57
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Una bella tradizione, segno di una chiesa accogliente, che parla la lingua di tanti popoli. Torna il 6 gennaio, per la festa dell’Epifania, alle 17,30 in Cattedrale l’appuntamento con la Messa dei Popoli, presieduta dal Vescovo Francesco Lambiasi ed animata dalle comunità di Immigrati cattolici presenti nel territorio riminese.

I canti e le preghiere nelle varie lingue, la processione offertoriale con i prodotti tipici dei vari paesi, la presenza di tanti immigrati nei costumi tradizionali – spiega Cesare Giorgetti, direttore di Caritas Migrantes, promotrice dell’iniziativa – rende evidente l’universalità del Vangelo, il nostro essere un’unica famiglia dei figli di Dio e fa toccare con mano la ricchezza data dalla diversità delle espressioni religiose dei vari popoliLe comunità di immigrati con la loro partecipazione esprimono la loro appartenenza alla chiesa di Rimini senza perdere le loro identità e le loro tradizioni. Ma questi nostri fratelli ci ricordano anche il dramma di tanti immigrati, costretti a fuggire dal loro paese in cerca di pace, di lavoro e di una vita dignitosa”.

In una citazione il Vescovo Lambiasi ricorda: “Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi discepoli da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno: “Forse quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora”. “No”, disse il rabbino. “Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi”. “No”, disse il rabbino. “Ma quando allora?” domandarono i discepoli. Il rabbino rispose: “Quando guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Altrimenti è ancora notte nel tuo cuore”.

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